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Come controllare la popolazione con la paura del virus Ebola. Le teorie complottiste

Questa epidemia arriva al momento giusto perché le aziende del settore potranno testare i loro vaccini sperimentali. Perché gli Stati Uniti hanno brevettato un virus fra i più letali ? Perchè il CDC, proprietario del brevetto Ebola, da anni lavora nella Sierra Leone? Avrà realmente ripercussioni a livello mondiale o sarà solo una Psy Ops come nel caso dell’epidemia di H1N1 nel 2009 ?

8 agosto 2014 – Ticino live

Secondo taluni osservatori, le continue notizie sulla progressione del pericoloso virus dell’Ebola, sull’innalzamento del livello di allarme negli Stati Uniti e sul decreto di uno “stato d’urgenza” in altri paesi iniziano ad assomigliare ad un’operazione di manipolazione di massa.

La paura, che sia giustificata o meno, è un formidabile mezzo per controllare la popolazione e i governi ne fanno ricorso e ne abusano da anni.

Tanto per cominciare, si parla di un virus molto pericolo per l’uomo, che causa febbre emorragica e per il quale non esiste alcun trattamento, mentre gli americani hanno già una cura che funziona e i loro pochi compatrioti malati hanno già potuto beneficiarne.
Il presidente Barack Obama ritiene però che – malgrado si parli di stato d’urgenza e di allarme massimo – sarebbe prematuro fornire questo rimedio ai paesi africani, i più colpiti dal virus.

Poi si dice che il tasso di mortalità è fra il 60-90%, mentre nei fatti è piuttosto fra il 50-55%.
Mentre l’influenza stagionale uccide fra 250 000 e 500 000 persone all’anno nel mondo senza suscitare panico o una qualsiasi notizia, il virus Ebola – che sta suscitando un allarmismo esasperante – ha ucciso circa un migliaio di persone e in zone ristrette.

E’ un delirio internazionale : stato d’urgenza in Liberia, l’OMS dichiara l’Ebola un’emergenza sanitaria di portata internazionale con conseguenze “particolarmente gravi”, allerta massima negli Stati Uniti, kit di controllo, misure di protezione e decontaminazione dal virus Ebola in tutto il territorio americano.

In ogni caso questa epidemia arriva al momento giusto perchè le aziende del settore potranno testare i loro vaccini sperimentali. La ditta farmaceutica Tekmira, finanziata dalla multinazionale Monsanto, ha lavorato all’elaborazione di un medicamento antivirale. A gennaio si trovava nella fase dei test clinici di fase 1 sulle persone.
Ad aver commissionato la ricerca di Tekmira è il dipartimento della Difesa americano, il tutto per un contratto di 140 milioni di dollari. L’emergenza sull’epidemia di Ebola in Africa è giunta pochi mesi dopo.

La giornalista investigativa Jane Burgermeister ha scoperto elementi interessanti nel laboratorio del Kenema Goverment Hospital in Sierra Leone, che sembra essere stato il punto di partenza dell’epidemia. Scienziati americani lavoravano in questo laboratorio dal 2011 sulla febbre di Lassa, una febbre emorragica virale.

Un consorzio di scienziati del CDC americano (il centro per la prevenzione e il controllo delle malattie) lavora in questo laboratorio anche sul virus Ebola. Fra di loro vi è il dottor James E. Robinson, che si occupa anche di 4 progetti della fondazione Bill Gates. Nel consorzio vi è anche il dottor Pardis C. Sabeti, che ha un partenariato con la ONG filantropica Open Society Foundation del miliardario americano George Soros. Questa fondazione è solidamente impiantata in Africa con l’iniziativa OSIWA, presente in 9 paesi (di cui 4 già colpiti dal virus Ebola). Un altro scienziato del team che lavora nel laboratorio del Kenema Goverment Hospital è Stephen Gire, il quale ha legami con l’esercito americano.

Nel 2009 il CDC aveva depositato un brevetto su un ceppo di Ebola estratto da un malato e oggi rivendica la paternità di tutto quanto detiene almeno il 70% del patrimonio genetico di questo virus, perchè “l’invenzione rivela la sequenza genetica completa del virus Ebobun”.

L’invenzione in questione fornisce un procedimento per propagare il virus Ebola in cellule ospiti che verranno così infettate dal virus isolato. Le cellule ospiti vengono poi coltivate per permettere al virus di moltiplicarsi.
L’invenzione fornisce anche la preparazione di un vaccino e un supporto farmaceutico.

Perchè gli Stati Uniti hanno brevettato un virus fra i più letali ? Perchè il CDC, proprietario del brevetto Ebola, da anni lavora nella Sierra Leone, luogo dove l’epidemia ha fatto il maggior numero di morti (circa 900 sino ad oggi) ?

Questo virus è veramente una problematica mondiale oppure un semplice modo per impaurire e controllare le masse ? Avrà realmente ripercussioni a livello mondiale o sarà solo una Psy Ops come nel caso dell’epidemia di H1N1 nel 2009 ?

(Fonte : fawkes-news.blogspot.fr)

Azioni Tekmira proprietaria del trattamento farmaceutico di Ebola salgono

REDACCIÓN SDPNOTICIAS.COM Virus del Ébola vie 8 ago 2014

La farmaceutica canadese Tekmira, ha riferito Venerdì sul New York Stock Exchange, ha segnato un aumento del 26%, a causa di un possibile accordo con le autorità sanitarie degli Stati Uniti di autorizzare il farmaco che cura la malattia Ebola,  TKM-Ebola .

La società che ha progettato il farmaco ha detto che la Food and Drug Administration (FDA, per il suo acronimo in inglese) ha “verbalmente confermato” che aveva cambiato lo stato della medicina da “totale pausa clinica” a “pausa clinica parziale”.

“Questa azione consente la possibilità di usare il TKM-Ebola negli individui infettati da Ebola” assicurando entusiasmo ai dirigenti della società e ai suoi investitori. Dopo questo annuncio, il valore delle sue azioni è passato da 14,28 a quasi $ 18 .

“Siamo lieti che la FDA abbia preso in considerazione la probabilità di trattare i pazienti infetti con TKM-Ebola “, ha detto il CEO e presidente della società, Mark Murray.

Il TKM-Ebola è stato sviluppato nell’ambito di un contratto di 140 milioni dollari con il Dipartimento di Sistemi di Biodifesa e Contrattacco terapeutico americana (MCS-BDTX suo acronimo in inglese) ed è stato testato in primati infettati con Ebola Zaire con il 100% di successo.

La ricerca sta ancora studiando la sicurezza, la tolleranza e la reazione in gruppi di volontari adulti non infetti a cui vengono applicate dosi crescenti del farmaco.

Il farmaco  può essere somministrato a partire dal 2015 per gli operatori sanitari ad alto rischio di infezione in Africa occidentale.

Finora, nel Centro per il controllo e la Prevenzione delle malattie (CDC) dell’Emory University Hospital è stato sperimentalmente una prima dose di siero ZMapp ai 2 americani infettati (Nancy Brantly Writebol e Kent, dalla Liberia).

La polemica sui ritorni economici derivanti da una malattia con un tasso di mortalità del 90% per le persone più colpite da Ebola, gli africani, può avere indotto l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS ) di annunciare oggi di aver realizzato un “panel su etica medica” per la prossima settimana, che si occuperà di questo aspetto.

Ebola. Dalla Cia agli ufo, il web si scatena

In rete si moltiplicano le false notizie e le teorie complottiste sul contagio della malattia. di Annalisa D’Aprile

Ebola. Dalla Cia agli ufo, il web si scatena ROMA. «Ebola si trasmette maneggiando monete e banconote infette!». «Sì, e viaggia anche attraverso le tastiere dei terminali pubblici…». Ecco alcune delle corbellerie che circolano in rete sul contagio del virus. Ma qui di virale c’è solo la rapidità con cui si diffondono su internet false notizie e tesi complottiste di ogni genere, alieni e Cia inclusi.

In Italia ad esempio, mercoledì è dovuto intervenire il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per smentire l’esistenza di una foto che raffigurava una persona deturpata dalle piaghe e che lanciava l’allarmante presenza di tre malati a Lampedusa, di cui uno risalente addirittura ad aprile scorso. In questo caso per l’untore di bufale (uno xenofobo di 44 anni) è finita male: la polizia postale l’ha pizzicato a casa sua, a Torino, con le mani sul profilo Facebook che controllava le condivisioni del suo messaggio terroristico (ben 27mila in poche ore). «Non ha potuto che confessare di essere stato lui a confezionare il falso» è stato il commento del direttore della polizia postale, Antonio Apruzzese. Inventata anche la notizia di ben 40 persone contagiate e rinchiuse nel centro di accoglienza di Pisa. Su blog e profili fb si legge che i “casi italiani” sarebbero stati «censurati» dallo Stato che avrebbe imposto il silenzio ai media e insabbiato la notizia «per questioni di sicurezza nazionale».

Dalle bufale alle esagerazioni: la morte (in Africa) di un paziente tedesco contagiato prima che venisse rimpatriato in Germania rimbalzando da un sito all’altro è diventato, alla fine, «il primo caso tedesco».

Quel magma che è la rete si presta anche a teorie fantasiose, come quella di un blog secondo cui i casi italiani di ebola sarebbero in realtà casi di “morgellons”, un fantomatico agente batterico spruzzato dagli aerei. «È risaputo – si legge nel blog – che i paesi meno sviluppati vengono utilizzati come laboratori a cielo aperto, e ci chiediamo se non è in atto la sperimentazione di un ceppo di morgellons più aggressivo». Detto per inciso, secondo la comunità scientifica la sindrome, o morbo di morgellons non esiste né è mai stata considerata una nuova malattia.

Non mancano poi le teorie complottiste, soprattutto quelle di matrice americana. Negli Usa infatti, sempre in rete, circola l’idea che ebola sia una creazione dell’esercito sfuggita di mano. E anche che sia stata diffusa deliberatamente in Africa. Così da studiarla, trovare un vaccino, produrre medicine. Il tutto a beneficio dell’industria farmaceutica, a sua volta complice.

Secondo Len Horowitz, conosciuto teorico della cospirazione, ebola e hiv sarebbero stati «ordinati» da Henry Kissinger e dal Nuovo ordine mondiale. Infine la chicca: la Cia e gli alieni avrebbero diffuso il virus per studiarlo, insieme.

08 agosto 2014 – Messaggero Veneto

Redazione Fedaisf

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