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Esuberi Gruppo Teva. Sindacati: “Deludenti le informazioni ricevute”

Prot. 76

Roma, 20 febbraio 2018

INCONTRO GRUPPO TEVA IN ITALIA: DELUDENTI LE INFORMAZIONI RICEVUTE

Su richiesta delle OO.SS. Nazionali di Filctem Femca e Uiltec si è svolto nella giornata del 19 febbraio 2018 l’incontro con la Direzione Aziendale Italia per le realtà TEVA ITALIA, SICOR TEVA, ACTAVIS, per verificare le intenzioni del Gruppo, dopo le dichiarazioni del CEO Kare Schultz di un grande piano di ristrutturazione che prevede un taglio di 14.000 posti occupazionali a livello globale, per far fronte all’enorme indebitamento finanziario accumulato in questo ultimo periodo.

Le operazioni di contenimento dei costi attraverso i tagli occupazionali ci consegnano una situazione molto preoccupante: in Israele è stata tagliata il 50% dell’occupazione (circa 3000 addetti); così come è stata ridotta l’occupazione negli USA, ed ancora in corso in Messico e Portorico; per quanto riguarda l’Europa, si sta ancora discutendo sulle iniziative da intraprendere ma sono già state effettuate riduzioni in Bulgaria e Polonia.

Per quanto riguarda l’Italia, anche se la dirigenza sta trattando con la multinazionale in queste ore, la Direzione Aziendale ha avanzato alcune proposte funzionali a garantire il mantenimento delle attività produttive e commerciali attraverso una riduzione dei costi ed una revisione delle strutture attraverso un taglio dell’occupazione di circa 130 unità totali: 60 in TEVA ITALIA Pharma, 60 in SICOR TEVA, 10 in ACTAVIS.

In attesa dei ritorni delle riunioni europee in atto, le modalità di presentazione dei dati da parte aziendale sono state giudicate dalla delegazione sindacale fortemente confuse, mancanti di dati oggettivi di supporto e insufficienti dal punto di vista della nuova organizzazione e del piano industriale funzionale a garantire il mantenimento delle attività nel prossimo futuro.

Come Segreterie Nazionali abbiamo evidenziato che soltanto quattro mesi fa in un incontro in Assolombarda, pur annunciando una situazione di difficoltà finanziaria a livello mondiale, venivamo informati, dai vertici aziendali presenti, che a livello produttivo nel nostro Paese erano stati raggiunti tutti i risultati di budget e che non eravamo in presenza di particolari problemi, ma anzi di un aumento di volumi produttivi.

La Direzione Aziendale, nel corso della riunione ha comunque tenuto a ribadire che anche il nostro Paese deve contribuire con un taglio occupazionale e di costi al programma mondiale, in atto.

Le Segreterie Nazionali hanno dichiarato con forza che senza un progetto industriale e senza la chiarezza degli obiettivi che si vogliono raggiungere, che identificano un futuro per tutti i siti e tutte le attività non sono disponibili ad affrontare una discussione di merito sulle proposte aziendali.

La prima risposta dell’intera delegazione sindacale presente e delle Rsu, per i motivi sopra specificati, è stato il rigetto della proposta presentata relativamente al metodo e merito, e la proclamazione dell’apertura di uno STATO DI AGITAZIONE con il BLOCCO DI TUTTE LE FLESSIBILITÀ, da attuare in tutte le realtà aziendali, fino alla prossima riunione programmata tra le parti.

A fronte di tutto ciò è stato riaggiornato il tavolo di confronto per il giorno 27 febbraio p.v.

Le Segreterie Nazionali hanno chiesto che al prossimo incontro siano presenti i massimi responsabili aziendali delle tre entità legali che illustrino il piano industriale e le reali volontà.

Le Segreterie Nazionali
FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – UILTEC UIL

Redazione Fedaisf

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