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Firenze. Inchiesta cardiologie: altri due primari indagati per corruzione

L’inchiesta ha già portato all’arresto di tre rappresentanti di apparecchiature mediche e alla denuncia di vari medici specialisti. L’arresto di Rodolfo Bonaccini e dei suoi figli Marco e Rudy, sta svelando il corteggiamento incessante dei medici da parte degli instancabili rappresentanti padre e figli. I primari cardiologi Bolognese e Bovenzi, lavorano ad Arezzo e Lucca. Il primo è il favorito per il dopo Gensini.

di MICHELE BOCCI e FRANCA SELVATICI – 06 maggio 2015 – R.it FIRENZE

Viaggi con famiglia a spese dei rappresentanti di apparecchiature mediche, offerti attraverso una società di congressi. Trasferte che costano l’accusa di corruzione per altri due cardiologi toscani, che finiscono nell’inchiesta che ha già portato all’arresto di tre rappresentanti e alla denuncia di vari medici specialisti. E i nomi sono importanti, in particolare uno, quello del primario della cardiologia di Arezzo Leonardo Bolognese, che sta partecipando con altissime probabilità di vittoria al concorso di Careggi che lo incoronerebbe successore di Gensini. L’altro medico indagato è Francesco Bovenzi, primario della cardiologia di Lucca. I reparti sono stati perquisiti nei giorni scorsi dalla Finanza.

L’inchiesta dei pm Giuseppina Mione e Luca Turco, che mesi fa è costata l’arresto di Rodolfo Bonaccini e dei suoi figli Marco e Rudy, sta svelando il corteggiamento incessante dei medici da parte degli instancabili rappresentanti padre e figli, e uno stillicidio di regali: viaggi pagati, computer, cellulari, prosciutti. In cambio i venditori si aspettano ordini, perché – dicono – le promesse devono essere onorate e gli smandruffati non possono esimersi. Il sistema sembra generalizzato. Pochi medici si sottraggono al corteggiamento e i Bonaccini li definiscono “stronzi”. Per ora nell’inchiesta si contano ben 7 primari di cardiologia indagati. Fra i professionisti di quella specialità non sembra che regni la pace. Si contendono posti di primariato nei concorsi. Ma farsi pagare il congresso, magari a San Francisco, con famiglia al seguito, piace a quasi tutti. E viaggiare in business è una meraviglia.

L’inchiesta ha intercettato per alcuni mesi tanti cardiologi toscani e il quadro che ne esce è per certi versi sconfortante. Al di là degli eventuali reati commessi, che saranno accertati dalla magistratura, i medici discutono dei concorsi, si danno battaglia per avere quel posto o appoggiare quel collega contro un altro, cercano sponde, millantano amicizie. Quasi epica è la sfida tra Gensini e Margheri. Il primo non vuole che il secondo diventi primario di Ponte a Niccheri e i due usano le loro conoscenze per avere la meglio. E i telefoni sono stati sotto controllo solo per qualche settimana.

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Redazione Fedaisf

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