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Il dg Conad ai titolari di farmacia: «Siete rimasti agli anni Sessanta»

Il neo Ordine affiancherebbe quelli di infermieri e ostetriche. La proposta viene dai due presidenti di ordine (infermieri e medici) e neo senatori Pd, Silvestro e Bianco e dal senatore Pdl D’Ambrosio Lettieri che ha presentato un suo ddl. Nella terza proposta, a firma Bianconi (Gal), previsti invece tre ordini distinti per le professioni sanitarie. Norme anche per medici, farmacisti e infermieri. Ecco i testi: Silvestro-Bianco, D’Ambrosio Lettieri e Bianconi.

14 GIU – Il punto di partenza per il riordino della disciplina delle professioni sanitarie è la legge 43 del febbraio 2006 che ha cercato di disciplinare in modo organico un settore, quello delle professioni sanitarie, a lungo trascurato eppure nevralgico per il Ssn sia in termini economici che occupazionali. Attualmente oltre 800mila professionisti appartengono a 9 professioni sanitarie regolamentate con albi, ordini e collegi (medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri, infermieri pediatrici, assistenti sanitari ostetriche e tecnici sanitari di radiologia medica), le altri professioni, che raccolgono circa 140mila addetti, appartengono a 17 professioni (fisioterapisti, tecnici delle prevenzione, dietiste e via dicendo) non regolamentate in albi o ordini.

Il legislatore nel 2006 ha cercato di porre mano a questa situazione, da un lato conferendo la delega al Governo ad istituire, con uno o più decreti legislativi, appositi ordini professionali per ciascuna area organica di professioni sanitarie;dall’altro lato, cercando di individuare specifici profili in cui articolare le professioni sanitarie.

Le buone intenzioni però sono rimaste sulla carta per cui il riordino delle professioni sanitarie è tutt’ora inattuato. Infatti la delega prevista dalla legge 43/06 è scaduta nel passaggio da una legislatura all’altra. Nella legislatura successiva la XV, si è rimesso mano al problema, con la legge 17 ottobre 2007, n. 189, che prevedeva un differimento del termine di delega originario, ma nonostante tutto non si è giunti all’approvazione di un decreto legislativo.

Il riordino delle professioni sanitarie è, e resta cruciale. In quest’avvio di legislatura son

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