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IN RUSSIA L’ELDORADO DEI FARMACI

 

SCENARI FUTURI

Crescita consistente prevista anche per i prossimi 5 anni La successiva stabilizzazione dovrebbe registrare livelli sempre sostenuti

La Russia sta diventando una delle nuove frontiere per i gruppi farmaceutici internazionali. E non solo per le corazzate globali del farmaco. Anche per molti gruppi che nel confronto mondiale si possono definire di medie dimensioni. E il caso di Nycomed, gruppo svedese con ramo elvetico, offre una lettura interessante di ciò che sta accadendo sul mercato russo.
Nycomed è presente in molti segmenti ma i suoi prodotti chiave, dal punto di vista delle vendite, sono nelle aree della gastroenterologia, della neurologia, della osteoporosi. Il gruppo nel 2007 ha raggiunto un giro d’affari complessivo pari a 3,5 miliardi di euro. Controllato da una pattuglia di investitori, tra cui spiccano i fondi private equity Nordic Capital e Csfb Alternative Capital, il gruppo è dapprima cresciuto per linee interne, poi ha compiuto un balzo attraverso l’integrazione della Altana Pharma.
«Ci riteniamo un gruppo forte in Europa – dice Hakan Bjorklund, Chief executive officer di Nycomed – seppure con una presenza mondiale. Ora vorremmo rafforzare la nostra già buona posizione sui mercati tradizionali, guardando però nel contempo con grande attenzione ad alcune aree emergenti, tra cui soprattutto Russia/Cis, Asia, America latina». Un’attenzione che, per quel che concerne in particolare la Russia, sin qui è stata ampiamente ricambiata. Le cifre del gruppo lo confermano: nel 1999 Nycomed realizzava sul mercato russo vendite per 11 milioni di dollari, oggi ne registra per 500 milioni. Applicando il cambio attuale, si è passati in pratica da 7 milioni di euro a 320 milioni di euro in meno di nove anni.
Il gruppo valuta che il mercato russo sul versante farmaceutico possa crescere nei prossimi cinque anni ancora a passo sostenuto, ad un ritmo di circa il 30% annuo. Poi potrebbe arrivare una relativa stabilizzazione, ma sempre a livelli abbastanza elevati. Gli elementi principali che stanno dando grande velocità alla Russia in questo settore sono tre: l’accentuarsi della crescita economica; alcuni miglioramenti nel sistema sanitario nazionale; lo sviluppo complessivo della spesa per la salute.
Ma anche Recordati, gruppo farmaceutico italiano, ha deciso di seguire senza esitazioni la stessa strada. Il gruppo guidato da Giovanni Recordati nel 2007 ha realizzato un fatturato complessivo di oltre 628 milioni di euro ed è attivo soprattutto nei segmenti cardiovascolare e genito-urinario. Verificato concretamente il potenziale delle vendite in Russia, il gruppo ha accelerato il passo e ha acquisito nei mesi scorsi la francese Fic Médical, società di distribuzione ben presente sul mercato russo e su altri mercati ex Urss. Le stime della Recordati sul tasso di crescita del settore farmaceutico in Russia in sostanza coincidono con quelle di Nycomed: nell’ultimo quinquennio il tasso è stato del 25% e nei prossimi anni potrebbe essere anche più consistente, quantomeno per una serie di prodotti centrali. Lino Terlizzi Il Sole 24 Ore del 01/07/2008  MONDO  p. 23  

 

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