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Le genialate del marketing farmaceutico

Cari colleghi le notizie di questi giorni ci hanno giustamente e principalmente focalizzato su quanto accaduto ad un simbolo del nostro settore,cioè al presidente nazionale Federisf che da quanto appreso su internet è stato licenziato in maniera assai strana e che per tali motivi ci ha indotto a mille interrogativi.
Anche le notizie riguardanti prima Astra Zeneca con il suo call center ed ora Pfizer che si affida a delle applicazioni per smartphone per comunicare direttamente con i medici sono dei bruttissimi indicatori per la sopravvivenza degli informatori scientifici del farmaco.
Sembra che nelle aziende sia iniziata l’ultima campale battaglia per eliminare completamente la nostra figura professionale.
I tentativi di questi maghi del management iniziano molto tempo fa negli anni 70-80 quando una azienda italiana cercava tramite spedizione postale dei campioni di un suo farmaco presso il domicilio del medico di scavalcarci. Fu un fallimento,ma evidentemente questa idea deve essere rimasta nei meandri di qualche mente diabolica che l’ha ritirata fuori e leggermente modificata e sta tentando oggi di riaffermare l’inutilità dell’informatore.
Certamente i mezzi tecnologici attuali sono moltissimi ,ma nonostante ciò" la persona" rimane il miglior mezzo comunicazionale che esista. Non esiste barba di pc,programma,call center che possa sostituire "le emozioni" legate ad un rapporto interpersonale diretto. L a stessa persona che parla attraverso un pc,un telefono,un video "trasmette" molto meno. E’ cosa risaputa da tutti,ma evidentemente per qualche genio del settore farmaceutico non è così che deve andare.
Eppure quello che "vende" durante il colloquio con un interlocutore ,sono queste sensazioni,impalpabili ma reali e non le mille figure colorate o un linguaggio del corpo controllato e stereotipato.
Eppure le aziende ,evidentemente molto miopi, non vogliono accettare questa verità,anzi in moltissime loro esternazioni sembrano proprio lottare contro questi dogmi.
Alcune aziende,che sembrano precorrere i tempi ,già inviano i loro isf dotati di pc e presentazione powerpoint dal medico. Gli illusi pensano di colpire il medico senza rendersi conto che il risultato ottenuto è diametralmente opposto a quello voluto. Basta parlare con questi medici e vedere le vendite di certi farmaci così propagandati per accorgersi del grande bluff di questo sistema. Gli stessi medici innalzano barriere sempre maggiori ed in qualche caso più di un collega ha dovuto soprassedere per non perdere il rapporto costruito con il medico.
Ma questi signori,quando debbono parlare con i loro cari,cosa pensano gli dia maggiore forza comunicativa una presentazione powerpoint ,un programma informatico o una vera e convinta difesa delle proprie idee ?
Sicuramente la seconda opzione ed allora cari soloni dove pensate di andare con queste genialate ?
Umberto Alderisi
10.06.2010

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Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco