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Licenziamenti Alfasigma. Interrogazioni alle Camere

Interrogazione a risposta scritta S.4/08034 STUCCHI – Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico

Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08034 presentata da GIACOMO STUCCHI
mercoledì 13 settembre 2017, seduta n.874

giacomostucchi-leganordSTUCCHI – Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico – Premesso che a quanto risulta all’interrogante:

dal 1° agosto 2017 è avvenuta la fusione per incorporazione di Alfa Wassermann SpA, Biofutura Pharma SpA e Sigma-Tau Industrie Farmaceutiche Riunite SpA in Alfasigma SpA, che unisce in un’unica società alcuni tra i maggiori gruppi farmaceutici nazionali, con capitale totalmente italiano;

l’organico complessivo di Alfasigma occupa 1.696 unità, dislocate in diverse sedi sul territorio nazionale;

con lettera del 6 settembre 2017 al Ministero del lavoro, a poco più un mese dalla costituzione del gruppo, la società Alfasigma ha presentato un piano di ristrutturazione aziendale, manifestando l’intenzione di arrivare ad una “riduzione collettiva del personale” riguardante 456 dipendenti, di cui circa 275 sono impiegati nella “rete esterna” con un’età compresa fra i 50 e i 60 anni;

in particolare, questi lavoratori già pesantemente danneggiati dagli effetti della cosiddetta legge Fornero, resterebbero disoccupati, in quanto il settore non è in grado di riassorbirli,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo intendano convocare con urgenza un tavolo istituzionale con la società Alfasigma e i rappresentanti dei lavoratori, al fine di valutare ogni utile soluzione che possa permettere ai dipendenti interessati di ottenere garanzie circa il loro futuro occupazionale;

quali iniziative intendano intraprendere, affinché la proprietà chiarisca la proposta di riorganizzazione aziendale, che coinvolge i lavoratori, e fornisca elementi utili per una corretta valutazione del proseguimento dell’attività di produzione;

quali iniziative intendano promuovere, per fare fronte alla crisi industriale e produttiva che da diversi anni investe pesantemente migliaia di lavoratori.


Interrogazione a risposta in Commissione MICCOLI. — Al Ministro dello sviluppo economico

Interrogazione a risposta in commissione 5-12112 presentato da MICCOLI Marco testo di Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

Risultati immagini per marco miccoliMICCOLI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:

Alfasigma spa è una società farmaceutica che produce e distribuisce farmaci per una larga varietà di aree terapeutiche: da quelli da prescrizione fino all’automedicazione, molti di essi rappresentano il risultato di un’attività di ricerca iniziata fin dai primi anni ’60;
Alfasigma spa nasce nel 2015, unendo in un unico progetto alcuni importanti gruppi farmaceutici nazionali: Alfa Wassermann, Sigma-Tau e Biofutura. È una importante realtà italiana, la terza del settore, con un fatturato di oltre 1 miliardo e 3.100 addetti;

la sua attività si svolge presso il sito produttivo di Alanno (PE), la sede operativa e il sito produttivo di Pomezia, la sede amministrativa di Bologna e quella legale di Milano. L’attività di informazione scientifica del farmaco è svolta su tutto il territorio nazionale dagli operatori Isf, coordinati dall’area management di Milano;

in data 6 settembre 2017, Alfasigma ha comunicato l’avvio di una procedura di riduzione collettiva di personale di cui alla legge n. 223 del 1991, articoli 24 e 4, e successive modificazioni. I dipendenti interessati risultano 456 (su 1626) di cui 274 informatori scientifici e 182 amministrativi, in tutte le sedi aziendali. I numeri più pesanti investono la sede di Pomezia, che rischia dai 250 ai 300 licenziamenti;

le motivazioni addotte dall’azienda in relazione agli esuberi sono state: «la dimensione critica in termini finanziari e dell’assetto produttivo per poter agire nel complesso contesto competitivo globale»; «il lieve decremento del mercato farmaceutico nel canale retail, nel quale si concentra il fatturato Alfasigma»; «la spesa nazionale farmaceutica nazionale inferiore del 30 per cento rispetto agli altri grandi Paesi Europei»; «il contenimento della spesa nel settore» come ad esempio nella revisione del prontuario avvenuta nel 2015»; infine, ma non ultima come causa della crisi, «la duplicazione» di alcune figure professionali che si è determinata con la definitiva maxi-fusione, conclusasi formalmente il primo agosto di quest’anno;

nel corso della presentazione pubblica del nuovo gruppo – che si è tenuta il 6 settembre 2017 nella sede di Assolombarda a Milano nello stesso giorno in cui venivano annunciati gli esuberi – Alfasigma ha presentato il proprio piano industriale evidenziando le scelte strategiche tese a sviluppare le potenzialità di crescita della società attraverso lo sviluppo della ricerca, l’incremento della Immagine correlataproduttività dei siti e l’espansione verso i mercati esteri. Ma al termine della presentazione, l’azienda ha espresso freddamente la necessità di procedere ad una «riorganizzazione» che passerà attraverso la procedura di licenziamento collettivo;

a fronte di questa situazione, le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il gruppo con il blocco delle attività supplementari, oltre a un pacchetto di ore di sciopero da definire. Tuttavia, è già deciso che le prime due ore – insieme ad altrettante di assemblea per informare i lavoratori – si svolgeranno entro il 15 settembre con modalità stabilite a livello locale, mentre per gli informatori del farmaco le assemblee si terranno la settimana successiva;

l’interrogante condivide l’allarme e la preoccupazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali in merito alla vertenza. Allo stesso appare inaccettabile che un rilancio aziendale passi attraverso il taglio del costo del lavoro, metodo ormai noto e logoro –:

se il Ministro interrogato intenda convocare immediatamente le parti, con l’apertura di un tavolo di confronto presso il proprio dicastero, al fine di salvaguardare l’occupazione nel pieno rispetto dell’operazione di rilancio aziendale e di settore. (5-12112)


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Redazione Fedaisf

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