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Liguria, un piano ‘hi-tech’ per i farmaci

Liguria all’avanguardia nella gestione sanitaria hitech anche a fronte dei tagli previsti dalla spending review. Tutto ciò è possibile grazie a un progetto d’informatizzazione partito nel 2005 che ha portato alla realizzazione di un sistema gestionale integrato, che comprende ogni aspetto dell’assistenza e della cura: dalle prestazioni ambulatoriali a quelle ospedaliere, includendo anche il consumo dei farmaci e dei dispositivi medici.

A oggi, nel caso degli antifungini e antibiotici, confrontando due trimestri del 2012, è stata riscontrata una drastica riduzione dei consumi (pari al 40%); mentre nel caso dell’albumina, in 6 mesi, è stato misurato un risparmio economico e dei consumi elevato (4.567 flaconi utilizzati rispetto a 18.337, un risparmio del 24,9%).

Di questi temi si è parlato a Genova in un incontro organizzato dalla Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera) dal titolo ‘Il farmacista pubblico e l’uso appropriato delle risorse nell’era della spending review: strumenti per il monitoraggio’. La Liguria è stata una regione lungimirante sviluppando sin dal 2007 il ‘cervellone informatico’ chiamato Data Wharehouse, che rende possibile condividere e analizzare tutte le più importanti informazioni della sanità ligure. Vengono monitorati circa 1,5 milioni di pazienti l’anno e sono gestite in modo tracciabile circa 26 milioni di prestazioni. Consultabile via web dall’Assessorato della Regione Liguria e da tutte le strutture sanitarie collegate a esso (5 Asl e gli Irccs S. Martino-Ist e Gaslini e gli enti ospedalieri Galliera ed Evangelico), attraverso il Dwh le aziende sanitarie hanno la possibilità, ad esempio, di consultare i dati relativi ai consumi di farmaci utilizzati in ospedale, erogati ai pazienti in dimissione e quelli dispensati dalle farmacie private. A breve, ciò sarà possibile anche per i consumi di dispositivi medici. Grazie a questo strumento infatti è stato possibile monitorare nel 2012 i ricoveri ospedalieri regionali (300 mila), il numero delle somministrazioni dirette dei farmaci (350mila), gli accessi al pronto soccorso (700mila), la specialistica ambulatoriale (il numero di prestazioni erogate è stato di 26 circa milioni) e altri fenomeni sanitari, con i relativi costi. Un’ulteriore applicazione informatica sanitaria è quella operativa presso il San Martino-Ist di Genova. Un software per la gestione del farmaco in dose unitaria, sia per la prescrizione che per la somministrazione. Creato per ridurre il rischio clinico, il sistema lavora sulla verifica dell’appropriatezza prescrittiva del farmaco, attraverso il monitoraggio di: posologia, orario e modalità di somministrazione, diluizione, ricostituzione e velocità di infusione. Al farmacista clinico è affidato il controllo di questa piattaforma con cui può ogni giorno, valutare dalla sua scrivania, la terapia come fosse sempre presso il letto del paziente e autorizzare, attraverso un apposito modulo on line, la terapia e la dispensazione del farmaco in dose unitarie

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