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L’Oms: «La pandemia della nuova influenza non si può più fermare»

L’Oms: «La pandemia della nuova
influenza non si può più fermare»
Le strategie in preparazione per settembre. Priorità alla vaccinare degli operatori sanitari

(Ap)
(Ap)

ROMA – La pandemia di nuova influenza «non si può fermare». «A questo punto occorre adattare la strategia di contrasto alle situazioni nazionali, tenendo presente comunque la necessità di immunizzare gli operatori sanitari per garantire l’assistenza alla popolazione nel corso della prossima stagione influenzale, in autunno». A illustrare le indicazioni emerse dal recente incontro del Comitato di specialisti sull’influenza dell’Organizzazione mondiale della sanità, la settimana scorsa, è Marie-Paule Kieny, direttore Initiative for Vaccine Research dell’Oms, nel corso di una teleconferenza da Ginevra.

VACCINO IN AUTUNNO – Dalle parole della Kieny è emerso che, comunque, gli esperti stanno raccogliendo dati sul comportamento del patogeno responsabile della nuova influenza nei pazienti di varie classi di età. «Informazioni che già in settembre, alla vigilia della stagione influenzale, saranno disponibili e ci permetteranno di produrre raccomandazioni specifiche», spiega la responsabile Oms.» «Tutti i produttori stanno lavorando per garantire la disponibilità del vaccino anti-pandemia, che sarà disponibile tra settembre e ottobre» ha precisato Kieny.
TRE SOMMINISTRAZIONI – L’approccio dovrebbe essere in tre somministrazioni per garantire un effetto scudo contro l’influenza stagionale e il virus H1N1. Nessun timore sui tempi. «Non sarà tardi per vaccinarsi», dice la Kieny. «Abbiamo diverse strategie e stiamo discutendo con Governi e produttori, anche per cercare di assicurare un’equità nella disponibilità del vaccino pandemico».
GRUPPI A RISCHIO – Al momento gli operatori sanitari sono il «gruppo prioritario dal punto di vista della vaccinazione protettiva contro il virus H1N1». Ma ci sono altri gruppi che sono sotto stretto monitoraggio. «Pare che le persone obese rischino di più, anche se non si sa – precisa l’esperta – se questa apparente vulnerabilità sia dovuta all’eccesso di peso o ad altre condizioni collegate all’obesità stessa». «Questo comunque – dice la Kieny – è uno dei gruppi per cui si sta pensando all’immunizzazione con il vaccino pandemico. Un altra categoria nel mirino degli specialisti è quella dei bambini piccoli, anche se non c’è un vaccino specifico per proteggere questa fascia di popolazione dalla nuova influenza»
 

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