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Olivier Brandicourt, futuro CEO di Sanofi

Tre mesi e mezzo dopo il licenziamento di Chris Viehbacher, Sanofi ha trovato il suo nuovo direttore generale in Bayer, dove Olivier Brandicourt dirige il settore sanitario.

Publié le 16/02/2015 – LE FIGARO.fr

Fine della suspense a Sanofi. Secondo quanto riferito, il gigante farmaceutico francese dovrebbe annunciare questa settimana il nome del suo nuovo CEO. Si tratta di Olivier Brandicourt, di cui Bloomberg ha evocato il nome venerdì scorso. L’attuale capo del ramo salute del gruppo tedesco Bayer ha prima fatto parte della “short list” dei leader del settore individuate dal Comitato Nomine di Sanofi, presieduto da Jean-René Fourtou, e dal presidente del consiglio Serge Weinberg, che è diventato CEO in via temporanea dopo il licenziamento da parte del Consiglio a fine ottobre 2014 di Chris Viehbacher. Il 5 febbraio Serge Weinberg ha promesso che un nuovo capo sarà nominato entro la fine del trimestre, interrompendo così le voci che indicavano di risolvere il comando operativo dell’azienda, o di trasformare la governance aziendale in società di consulenza e in direttorio.

Percorso diversificato

Olivier BrandicourtResterebbe a Sanofi di condurre i negoziati finali con Olivier Brandicourt. Di età di 59 anni, questo francese può vantare un percorso vario, che l’ha portato a conoscere diversi mestieri. Una carta vincente vista della Sanofi, il profilo diversificata (prodotti farmaceutici, di automedicazione, vaccini, biotech, la salute degli animali …).

Per la prima volta nella storia del gigante francese, il capo sarà un medico. Specializzato in malattie infettive e tropicali, interno alla Pitié-Salpêtrière a Parigi, e laureto anche biologia, Olivier Brandicourt si è dedicato ampiamente sulla trasmissione della malaria. Ha esercitato per due anni a Brazzaville, capitale della attuale Repubblica del Congo, e in varie cliniche a livello nazionale. Nel 1988, Olivier Brandicourt ha fatto parte dell’azienda statunitense Parke-Davis, poi acquisita da Pfizer, dove diviene direttore medico responsabile dello sviluppo di una molecola efficace per la malaria. Passa poi a più convenzionali percorsi industriali e commerciali. Si trasferisce negli Stati Uniti, dove diventa direttore marketing responsabile in particolare del farmaco blockbuster Lipitor contro il colesterolo, e successivamente assume ampie responsabilità all’interno del gigante farmaceutico statunitense.

Dal 2013, questo padre di tre figli è Amministratore Delegato di Bayer Healthcare, una divisione che rappresenta la prima attività del gigante tedesco della chimica e della farmacia. Il gruppo con sede a Leverkusen realizza un fatturato di 19 € miliardi nel farmaco, nell’assistenza sanitaria dei consumatori e nei prodotti veterinari. L’anno scorso, era lui in particolare che aveva negoziato l’acquisizione da parte di Bayer della divisione OTC (farmaci senza ricetta) del gruppo Merck per più di 14 miliardi dollari. Una transazione abilmente assortita di una collaborazione in corso tra i due gruppi in oncologia. Questo successo non è sfuggito a Sanofi, che ha pensato a lui per aver affrontato questa operazione.

Sanofi, nuovi prodotti per sostenere la crescita

La lista di farmaci in attesa di approvazione promette di spingere le vendite anche nei prossimi anni. Il taglio dei costi operativi garantirà, invece, il miglioramento dei margini di profitto. Il titolo è scambiato a sconto rispetto al nostro fair value.

Francesco Lavecchia 17/02/2015 – MORNINGSTAR

I dati del quarto trimestre confermano le positive prospettive di crescita di Sanofi, ma il titolo continua a essere scambiato a sconto rispetto al nostro fair value che è pari a 55 dollari (per l’ADR quotata sul Nyse di New York).

Il fatturato è salito del 5,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+11,4% a cambi costanti) grazie alle ottime performance realizzate dal segmento vaccini e trattamenti contro il diabete che, insieme, rappresentano circa un terzo del giro d’affari complessivo del gruppo. Molto buono anche l’andamento delle vendite nei mercati emergenti, dove il trimestre si è concluso con un +7,9%.

Sanofi ha un portafoglio prodotti corposo. Molti di questi intervengono su malattie che al momento non hanno cura o sono farmaci innovativi. Questo permette all’azienda farmaceutica di mantenere prezzi di vendita elevati e quindi di garantirsi significativi margini di profitto (come testimoniato dal Gross margin di poco inferiore al 70%). La scadenza dei diritti sul brevetto per la produzione del Lantus (farmaco contro il diabete) aumenterà la concorrenza da parte dei prodotti generici, ma solo nel breve periodo, poiché la prossima approvazione del Toujeo (farmaco di nuova generazione) dovrebbe riuscire a risollevare le vendite e i profitti di questo segmento.

Le previsioni degli analisti
Sanofi può vantare una corposa lista di prodotti all’ultimo stadio di approvazione da parte delle Autorità di controllo che dovrebbero contribuire a completare la sua offerta e rimpiazzare quelli con i brevetti in scadenza. In particolare il Praluent (farmaco contro il colesterolo, il cui lancio è previsto nel terzo trimestre del 2015) e di nuovi vaccini. Questi ultimi, sebbene garantiscano margini di profitto più bassi, rappresentano senza dubbio una dei principali fonti di crescita del gruppo. Sanofi è, infatti, molto ben posizionata nei mercati emergenti, dove la domanda per queste medicine non riesce ad essere pienamente soddisfatta dall’offerta delle case produttrici.

I nostri analisti ipotizzano per i prossimi dieci anni una crescita media attorno al 4%, sostenuta dalle buone performance dei farmaci prossimi al debutto, dal business legato alle cure per gli animali e dai mercati emergenti. Inoltre, la riduzione dei costi operativi, dovrebbe permettere al gruppo di migliorare il margine operativo dall’attuale 20% al 25% nel 2018.

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Redazione Fedaisf

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