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PERPLESSITA’ DAGLI AMERICANI SUL SISTEMA DI CONTROLLO EUROPEO DEI PREZZI SUI FARMACI

L’introduzione negli Stati Uniti di sistemi di controllo sui prezzi dei farmaci con ricetta, sul modello di quelli adottati in Europa, potrebbe generare modesti risparmi e soffocare l’innovazione medica e addirittura accorciare l’aspettativa di vita degli americani. E’ questa la valutazione che emerge da due studi condotti dall’organizzazione no-profit Rand Corporation, pubblicati su ‘Health Affairs’ online. Secondo gli esperti, una migliore politica per il governo americano potrebbe essere quella di ridurre o abolire il co-pagamento dei medicinali per migliorare la salute pubblica e incoraggiare l’innovazione. I ricercatori hanno creato il primo modello economico per prevedere il potenziale impatto negli Stati Uniti del sistema europeo di regolazione dei prezzi dei farmaci, ipotizzando un taglio dei ricavi delle aziende del 20%. Gli studiosi hanno rilevato che se il metodo europeo fosse stato introdotto negli Usa nel 2005 il risparmio per l’acquisto di farmaci durante la vita dei cittadini di eta’ compresa fra i 55 e i 59 anni sarebbe di 9 mila dollari nel 2010 e di 14.400 nel 2060. E’ stato poi evidenziato che i minori profitti delle societa’ farmaceutiche scoraggerebbero gli investimenti in ricerca, rallentando lo sviluppo di nuovi medicinali e accorciando l’aspettativa di vita degli americani. Per gli statunitensi di 55-59 anni, ad esempio, nel 2010 tale aspettativa si ridurrebbe di un decimo l’anno, con una riduzione di 0,7 anni entro il 2060. Con la riduzione del co-pagamento dei farmaci del 20% l’aspettativa di vita aumenterebbe invece di 0,5 anni entro il 2060. 

Fonte: http://www.sanitanews.it/quotidiano/intarticolo.php?id=1922&sendid=449

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