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Stent cardiaci difettosi: nel mirino anche una ditta bresciana

Nove i cardiologi arrestati: avrebbero impiantato i dispositivi ai pazienti ignari, usandoli come cavie. Coinvolte 12 aziende

Coinvolge indirettamente anche Brescia l’inchiesta «Camici sporchi» condotta dai Nas di Parma, i quali hanno arrestato 9 cardiologi che avrebbero impiantatontato stent difettosi senza il marchio Ce ai loro pazienti. I dispositivi medici sono prodotti da 12 ditte, di cui una con sede a Brescia. Altre 5 le ditte italiane coinvolte (una con sede a Genova e una a Milano) altre sei hanno sede all’estero (due sono in Usa, una in Belgio, una in Polonia, una in Germania, una in Irlanda).

Il capitano del Nas di Parma, Angelo Balletta, ha precisato: «Dei medici arrestati solo quattro sono stati prelevati a Modena, uno lavorava in una struttura sanitaria della Provincia di Bergamo e altri quattro in strutture pubbliche di Roma». L’indagine, condotta dai Nas di Parma e coordinata dalla Procura di Modena, ha portato alla scoperta dell’esistenza di una collaudata organizzazione composta da cardiologi e rappresentanti di ditte fornitrici di attrezzature mediche coinvolti in un giro di corruzione. In sostanza, a pazienti ignari venivano impiantati dispositivi medici (stent, palloncini medicali per angioplastica) in fase sperimentale, per testarne la validità. In pratica, spiega il capitano Balletta, «i pazienti si ritrovavano coinvolti in una sperimentazione clinica senza esserne a conoscenza. E senza quindi aver firmato il consenso informato». Non solo. Alcuni di questi dispositivi si sono poi rivelati «difettosi e senza neanche il marchio CE». e

Redazione Online (fonte Adnkronos Salute)

9 novembre 2012 | 17:00 ! Corriere della Sera Brescia

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