News

Successo lo sciopero ISF Gilead del 19 giugno. Motivo: reiterato rifiuto di allineare strumenti aziendali alle normative nazionali e regionali che regolamentano gli ISF

Riceviamo da RSU Gilead sciences che ci ripropone i temi che li hanno portati allo sciopero del 19 giugno u.s. e volentieri pubblichiamo, soprattutto alla luce dei recenti provvedimenti inerenti i cosiddetti “regolamenti anticorruttivi” per l’accesso degli ISF alle strutture sanitarie e ai medici.


Immagine correlataIl 19 giugno la RSU Gilead sciences e le OOSS hanno proclamato uno sciopero cui ha aderito quasi l’80% degli ISF protestando su diverse tematiche, ma in primis chiedendo il ritiro di diversi strumenti aziendali non ritenuti in linea con la normativa.

Riteniamo utile diffondere ad altre realtà la nostra esperienza contestualmente alle discussioni sempre più vive degli ultimi mesi.

La RSU di Gilead


A quasi un mese dal nostro ultimo comunicato l’Azienda ha interrotto ogni rapporto con la RSU. È un atteggiamento che non ci sorprende poiché non fa che confermare che la rappresentanza dei lavoratori non è gradita. Un filo conduttore unisce da sempre il nostro percorso ed è un sistematico rifiuto dell’Azienda di recepire qualsiasi osservazione che non sia allineata con decisioni manageriali già prese. Manca qualsiasi volontà di ascolto.

Non possiamo più accettare questo comportamento che maschera la scelta di non voler riconoscere alcun ruolo alla RSU ed alle relazioni industriali.

L’esempio più evidente di questa scelta è il reiterato rifiuto di allineare alcuni strumenti aziendali (STEM, Account Monitor, Territory Monitor, G360, LE) alle normative nazionali e regionali che regolano l’attività d’informazione scientifica, anche di fronte a soluzioni di buon senso da noi suggerite, sull’ esempio di altre grandi aziende che queste tematiche hanno già affrontato e risolto, esponendo di fatto i collaboratori a potenziali responsabilità individuali che non vogliamo accettare. L’Azienda, ancora una volta, si è mostrata sorda alle nostre segnalazioni ed ha avviato un’inaccettabile prova di forza a cui non ci sottraiamo.

Invitiamo i nostri manager, così attenti alla compliance ed alle SOP interne, ad avere la stessa sensibilità per le normative che regolano l’attività degli informatori scientifici.

Stiamo assistendo ogni giorno ad un peggioramento del contesto di lavoro, ad un inasprimento delle regole di accesso ai clinici ed alle strutture e ad una stretta nell’applicazione di norme esistenti da tempo.

Protestiamo contro la superficialità con cui nelle assunzioni e nelle riorganizzazioni aziendali vengono sistematicamente e volontariamente ignorate tutte queste criticità. Al contrario vengono riproposti progetti (STEM) che, oltre ad essere palesemente in contrasto con la normativa e poco rispettosi della dignità e professionalità degli informatori, esasperano un contesto di lavoro già critico.

Tre anni fa questa RSU ha prodotto una Survey sulle forze esterne che denunciava un clima Aziendale che, ad essere generosi, possiamo definire imbarazzante. A distanza di tre anni la stessa Survey, che a breve vi faremo avere, riporta dati ancora inaccettabili.

Dobbiamo ancora una volta registrare un’inesorabile indifferenza verso le segnalazioni, le criticità e le soluzioni più volte poste da questa RSU e prendere atto che l’attenzione alle persone, il rispetto e la meritocrazia non trovano ancora la giusta attenzione.

Per tutti questi motivi e forti del mandato delle assemblee sindacali, questa RSU in accordo con le OOSS esterne, dichiara una giornata di sciopero nazionale per gli Informatori Scientifici Gilead.

Lo sciopero si svolgerà lunedi 19 giugno.

Sarà nostra cura dare massima visibilità all’iniziativa.

CHIEDIAMO:

  • -Che venga riconosciuto alla RSU, nei fatti e senza finzioni di circostanza, il ruolo che gli spetta e che vengano avviate relazioni industriali serie.
  • -Che vengano immediatamente adeguati il G360 ed il G&O alle normative che regolano l’attività d’informazione scientifica.
  • -Che venga annullato STEM.
  • -Che si smetta di chiedere agli informatori previsioni sulle vendite (LE) e di farne oggetto di valutazione.
  • -Che vengano interrotte le attività di raccolta di dati sulle scelte terapeutiche dei clinici ritirando il Tool Account Monitor ed i suoi surrogati.
  • -Che si affrontino con serietà i temi emersi nella Survey in merito al clima interno Aziendale.

Note:

SOP è l’acronimo inglese di Standard Operating Procedure

STEM deriva dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics, in italiano scienza, tecnologia, ingegneria e matematica e viene utilizzato per indicare i corsi di studio e le scelte volte a incrementare la competitività per lo sviluppo della forza lavoro. I progetti STEM nelle aziende farmaceutiche, anche con affiancamenti da parte di società esterne, hanno come obiettivo quello di analizzare come rendere maggiormente efficaci le tecniche comunicative degli isf, al fine del raggiungimento del fatturato previsto.

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio
Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco