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Tajani: la Ue avvia la procedura d’infrazione contro l’Italia per i ritardi della Pa nei pagamenti alle imprese

 

A sollevare il caso è il consigliere Marco Lombardi (Pdl) in una interrogazione alla Giunta in cui sottolinea come "quasi tutte le Regioni italiane si sono dotate di una regolamentazione specifica"
Redazione  28 maggio 2013“   
RIMINITODAY
La Regione Emilia-Romagna dovrebbe “precludere con apposita norma lo svolgimento dell’attività degli informatori scientifici negli studi medici convenzionati durante l’orario di visita dei pazienti”, uniformandosi così “alle linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni in data 13 gennaio 2005”. Questo, dal momento che “la consuetudine di alcuni medici di base" è quella "di far coincidere gli orari di visita con quelli di ricevimento degli informatori scientifici" arrecando "notevoli disagi ai pazienti, costretti a rimanere in attesa per diverse ore”.

A sollevare il caso è il consigliere Marco Lombardi (Pdl) in una interrogazione alla Giunta in cui sottolinea come “quasi tutte le Regioni italiane si sono dotate di una regolamentazione specifica”, mentre ad oggi in Emilia-Romagna “non esistono indicazioni vincolanti in materia per il medico, né da parte delle Aziende Usl né da parte della Regione”.

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