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TRUFFA X-PHARMA

BANCAROTTA fraudolenta. É l’ accusa che ha portato cinque manager della X-Pharma dietro le sbarre. La multinazionale del farmaco, con sede ad Agrate Brianza, avrebbe "rottamato" personale proveniente da altre aziende del settore senza un piano industriale, solo per incassare anticipi su mensilità e tfr di ogni lavoratore. Liquidità utile a far lievitare le azioni della società, poi messa in vendita con bilanci gonfiati. Un’ operazione all’ ombra della legge Biagi, che regolamenta la cessione di rami d’ azienda e a cui hanno fatto massiccio ricorso negli anni scorsi le aziende farmaceutiche. Un mercato che ha fatto fiorire società terziste a cui i colossi del settore scaricavano la patata bollente degli esuberi laureati. Fondata nel 2005, chiusa all’ improviso nel luglio 2008, fallita nel marzo 2009, XPharma era nata dalla cessione dei rami di azienda di Solvay, Fournier e Merck Sharp, a cui si sono aggiunte assunzioni individuali, da Bayer, Shering, Ucb e Dompé. Società decise a tagliare i costi, che preferivano non appannare la loro immagine aprendo direttamente procedure di mobilità. La chiusura è costata il posto a 376 informatori farmaceutici. Gli arresti sono stati chiesti dai sostituti procuratori di Monza Walter Mapelli e Giordano Baggio ed eseguite dalla Guardia di Finanza. In manette Maurizio Rollero, 55 anni, ex amministratore delegato, ed altri quattro dirigenti che sarebbero subentrati a Rollero al solo scopo di prosciugare l’ ultimo milione di euro rimasto in cassa. – GABRIELE CEREDA

Repubblica — 26 maggio 2009 pagina 7 sezione: MILANO

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