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Firenze. Tangenti sui farmaci per la dermatologia. Asl e Università parti civili

Aperta l’udienza preliminare in aula bunker: l’azienda sanitaria e l’ateneo si sono costituiti parte civile nel procedimento che vede imputato il professore Torello Lotti

 

Firenze, 5 ottobre 2011 – L’ASL e l’Università di Firenze si sono costituite parte civile, ieri mattina all’aula bunker di Santa Verdiana, all’apertura dell’udienza preliminare che vede imputati il professor Torello Lotti e altre ventisei persone per la presunta associazione per delinquere composta da medici che si sarebbero fatti corrompere dalle case farmaceutiche. Associazione che, secondo l’accusa sostenuta dal pubblico ministero Sandro Cutrignelli, sarebbe stata guidata proprio da Lotti, all’epoca direttore della Clinica dermatologia II dell’Asl di Firenze, docente universitario e presidente della Società italiana di dermatologia. In origine gli indagati erano trenta (poi sono diventati ventisette perché tre posizioni sono state stralciate) e fra questi ci sono medici e loro assistenti, professionisti e rappresentanti di case farmaceutiche.
Il giudice per l’udienza preliminare Giacomo Rocchi ha aperto il procedimento per poi rinviarlo poco dopo al 3 novembre a seguito dell’accoglimento di eccezioni di alcuni difensori, uno dei quali contestava il mancato interrogatorio chiesto dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini.

Il gup Rocchi ha stilato un calendario di cinque udienze (3, 10, 17 novembre e 2 e 13 dicembre) anche in vista della volontà di alcuni degli imputati di chiedere riti alternativi quali l’abbreviato o il patteggiamento.
Le accuse sono pesanti: a vario titolo i 27 imputati sono chiamati a rispondere di associazione per delinquere, corruzione, truffa ai danni dello Stato e falso. Secondo l’accusa, avrebbero offerto ‘pacchetti’ di pazienti affetti da psoriasi ai responsabili di sette multinazionali farmaceutiche, che in due anni avrebbero elargito soldi e benefit per un milione e 700mila euro in cambio della prescrizione e somministrazione di farmaci non inseriti nei protocolli di sperimentazione «Psocare», il programma dell’Agenzia italiana per il farmaco per la cura della psoriasi. Vittime inconsapevoli di questo giro illecito sarebbero stati proprio gli ottocento pazienti inseriti in Toscana nel programma «Psocare».

La Nazione

 

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