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Pharmakronos: edizione straordinaria

Sei persone agli arresti domiciliari, due obblighi di dimora, 13 dirigenti delle industrie farmaceutiche sospesi per due mesi dall’attività imprenditoriale, e altre nove persone indagate a piede libero. Sono i numeri dell’operazione ‘Derma affare fatto’, condotta dai carabinieri del Nas di Firenze, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Firenze, e nella quale è emerso che gli indagati, attraverso una fitta rete di rapporti corruttivi allacciati tra di loro, avrebbero conseguito profitti illeciti nell’ambito di un progetto sperimentale, denominato ‘Psocare’, messo a punto dall’Agenzia italiana per il farmaco per la ricerca e la cura della psoriasi. A capo dell’organizzazione con il ruolo di ideatore, promotore ed organizzatori dell’associazione criminosa, il professor Torello Lotti, 57 anni medico specialista fiorentino che riveste vari incarichi ospedalieri, universitari ed inter universitari. Lotti è professore di dermatologia e venereologia all’Univesità degli Studi di Firenze, direttore del Dipartimento di dermatologia dell’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, del Centro ‘Psocare’ di Firenze, ma soprattutto è il presidente della Società italiana di dermatologia e della International Society of Dermatology. Insieme a lui, sono stati posti agli arresti domiciliari altre cinque persone, un medico 30enne collaboratore del Lotti, Michela Troiano, Patrizia Cecchi, 52 anni segretaria del Centro di dermatologia; Stefano Coppoloni 30 anni, Corrado Trevisan 59 anni e Leonardo Fronticelli; questi ultimi tre responsabli della società Hevento service di Firenze, che organizzava convegni. Le accuse sono, per i sei arrestati, di associazione per delinquere, corruzione, truffa ai danni dello Stato e falso. Stessi capi di accusa, tranne che l’associazione per delinquere anche per tutti gli altri indagati. Le aziende interessate sono risultate essere le ditte farmaceutiche: Abbott, Janssen & Cilag, Wyeth Lederle, Schering Plough, Novartis, Morgan Pharma e produttrici di farmaci, biologici e non, quali Humira, Stelara, Enbrell, Rimicade, Sandimmun Neoral e Olecut Trial. Le industrie farmaceutiche, che con tale attività illecita realizzavano maggiori profitti grazie a una maggiore diffusione dei loro farmaci, allocavano i proventi elargiti sui bilanci di società organizzatrici di eventi, di fatto controllate dai medici destinatari degli utili, e in particolare dal professor Torello Lotti. I soldi frutto di attività corruttiva erano quindi a totale appannaggio sia

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Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco