Doctors alarm: from the Financial Law increasingly residual skills compared to nurses

Anaao: “profili di illegittimità”. Continua lo smantellamento della professione medica: prima si concede potere prescrittivo ai farmacisti e ASL, ora la pressione delle 22 professioni non mediche sarebbe sfociata nel comma 566, il quale conferisce più competenze agli infermieri in sei ambiti specialistici: territorio, emergenza, medicina, chirurgia, pediatria e salute mentale/dipendenze.  

Saturday, January 10, 2015 – Doctor33

«Non temiamo la perdita di competenze del medico a beneficio di altre figure sanitarie: gli infermieri seguono un legittimo percorso di empowerment. Dà fastidio però che si ragioni per “colpi di mano”, dimenticando il passato, e che ora il governo pretenda di risolvere in tre righe al paragraph 566* [look down] from the Financial la questione della revisione globale dei ruoli e delle competenze delle professioni nel Servizio sanitario nazionale, quando doveva essere disciplinata da un tavolo ad hoc, secondo l’articolo 22 del health pact».

On behalf Alliance for the Medical Profession, acronym that brings together the Cimo hospitals, the Fimmg family doctors, the Sumai specialists and the dentists Andi, the president Cimo Riccardo Cassi chiarisce il comunicato di “condanna” del metodo – più che del merito – con cui opera il legislatore in tema di “revisione” delle regole d’ingaggio tra operatori Ssn.

Il tavolo ex articolo 22 sull’accesso alle professioni previsto dal patto stato-regioni dell’anno scorso pare essersi arenato per il braccio di ferro tra regioni e università sulla formazione. Intanto però la pressione delle 22 non-medical professions it would have resulted in paragraph 566, which offers formal form to a previous state-regions agreement which confers more skills on nurses in six specialist areas: territory, emergency, medicine, surgery, pediatrics and mental health/addictions.

The leader of the Ipasvi nursing colleges Annalisa Silvestro he clarified in some interventions the epochal scope of the law; in the Anaao hospital union it was instead remarked that the danger of delegitimizing the role and responsibilities of the doctor is seen more in the territory and in the paths of diagnosis and treatment of chronic diseases, where the tasks are not yet defined, than in the hospital.

La legge di stabilità ora prevede che stato e regioni sentite le rappresentanze professionali, siglino un accordo per rivedere ruoli funzioni regole d’ingaggio e responsabilità tra le professioni sanitarie e avallino percorsi formativi complementari nel frattempo portati avanti nelle varie realtà regionali.

«Da mesi di questi temi dovrebbe occuparsi una cabina di regia nel cui ambito noi avevamo fatto una proposta come Cimo – dice Cassi – poi è arrivata la chance del tavolo ex articolo 22, ora a tutto ciò si sta sostituendo l’ipotesi di un accordo stato regioni. Prima, dovranno sentire le rappresentanze delle varie professioni ma non è chiarito chi sentiranno né se sentiranno noi medici». Tra l’altro, in premessa il comma 566 tiene ferme le competenze del professionista medico chirurgo “in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia”.

“What is meant by complex acts? Does it mean that others perform the simple acts and we supervise or that every medical act is the sum of decision-making and relational processes that are formed between various figures?»

Secondo Apm, ci vuole un chiarimento interprofessionale «al quale l’articolo 22 del patto salute apriva e che la nuova formulazione non garantisce più. In particolare, va chiarita la leadership del medico, che ha alle spalle 6 anni di laurea e 5 di specializzazione, in ambiti chiave, dove la responsabilità è oggi sempre attribuita dal giudice al medico».
Mauro Miserendino

*566. Ferme restando  le  competenze  dei  laureati  in  medicina  e chirurgia  in  materia  di  atti   complessi   e   specialistici   di prevenzione, diagnosi, cura e terapia,  con  accordo  tra  Governo  e regioni, previa concertazione  con  le  rappresentanze  scientifiche, professionali e sindacali  dei  profili  sanitari  interessati,  sono definiti i ruoli, le competenze,  le  relazioni  professionali  e  le responsabilità individuali  e  di  equipe  su  compiti,  funzioni  e obiettivi delle professioni  sanitarie  infermieristiche,  ostetrica, tecniche della riabilitazione e della prevenzione,  anche  attraverso percorsi formativi complementari. Dall’attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

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Competenze infermieri, Anaao non esclude profili illegittimità nell’iter ex comma 566

«Valuteremo gli esiti della nuova Legge di stabilità che mette in gioco competenze professionali e organizzative dei medici, che noi consideriamo intangibili, e se attività spettanti per legge al medico saranno affidate ad altre professioni metteremo in campo procedure legali a difesa dei colleghi». A Carlo Palermo, vicesegretario vicario Anaao Assomed, il comma 566 della nuova Finanziaria non va giù, come a tutto il sindacato leader degli ospedalieri. «A leggerlo sembra che a noi medici spettino solo atti complessi e specialistici, e ad infermieri ed altri sanitari atti “semplici e generici”. Ma nessuna legge ha previsto il discrimine complesso/semplice. Le leggi esistenti e le sentenze della magistratura sono chiare in merito alla esclusiva responsabilità del medico nel processo diagnostico e nella prescrizione terapeutica. Anche la legge 42/99 ha fatto salve le competenze del medico, mentre è un decreto ministeriale, il 739/94, che individua le disposizioni per la professione infermieristica. La validità di questi riferimenti è riconosciuta anche dal sindacato infermieri Nursind. Il D.Lgs 502/92 ha, inoltre, riservato al medico funzioni di direzione ed organizzazione in ambiti di diagnosi, cura, prevenzione, riabilitazione. Il nuovo testo invece affida novità che possono impattare su leggi esistenti a una terza camera, la conferenza stato-regioni». Anaao aveva a più riprese avvertito che queste materie dovrebbero essere inquadrate con leggi e normative a valenza nazionale se si vuole chiarezza giuridica e non si vuole una balcanizzazione del diritto alla salute. Inoltre, Palermo ricorda che «le leggi di riferimento per le competenze infermieristiche prevedono come obbligatorio l’acquisizione del parere dell’Ordine dei Medici. Questi passaggi non possono essere saltati».
Il comma 566 per Anaao travalica la semplice attribuzione di nuove competenze agli infermieri. «Se si trattasse di una semplice riscrittura del decreto 739, niente da dire, anzi! Molte sperimentazioni regionali di empowerment dell’infermiere vanno diffuse a livello nazionale in quanto migliorative dell’assistenza. Ma sono cose su cui si dialoga tutti insieme». Nel comma 566 Palermo anziché il dialogo vede il blitz. «Un anno fa nel documento della cabina di regia (istituito per recuperare il dialogo dopo che i sindacati medici avevano bocciato il documento sulle competenze infermieristiche, ndr) si ribadiva che le responsabilità diagnostiche e terapeutiche sono in capo ai medici anche per favorire l’evoluzione professionale a livello organizzativo e ordinamentale. Poi in estate si era riparlato di professioni e di un tavolo da istituire ex novo secondo articolo 22 del Patto per la salute Stato-Regioni. Ora arriva la Legge di stabilità che sposta l’ottica sull’atto medico cercando di distorcere il corpo legislativo e giudiziario esistente. Noi non vediamo il motivo di toccare l’attuale inquadramento giuridico che affida al medico precise responsabilità negli atti professionali e un ruolo di riferimento organizzativo multi professionale derivante dal fatto che abbiamo sulle spalle 6 anni di laurea e 5 di specialità. Altra cosa è sostenere le competenze specialistiche che gli infermieri hanno legittimamente maturato in questi anni e che oltre ad essere riconosciute andrebbero valorizzate in termini economici. Una prospettiva quest’ultima che pure spaventa gli estensori del comma 566 quando ricordano la necessità di non creare altri oneri allo stato».

Mauro Miserendino – 12 Gennaio 2015 – Doctor33

Stabilità, Confederazione associazione distretti: “sì a evoluzione professioni sanitarie”

Tuesday 13 January 2015

Of Editorial board 
AboutPharma and Medical Devices

Card promotes paragraph 566 and welcomes the provision of a path that will see the progressive evolution of nurses and technicians

L’ormai noto comma 566 della Legge di Stabilità, which the Italian doctors didn't like very much, was promoted instead to the Confederation of Regional District Associations (Card), which brings together the associations of directors, managers and operators of health districts from all Italian regions. In fact, the confederation welcomes the forecast of a path that will see the progressive evolution of the nursing, midwifery, rehabilitation and prevention health professions towards the assumption of growing advanced and specialist skills.
Second Gilberto Gentili, president Card, "The fundamental data has already been made explicit in the birth certificate of the Control Room for the health professions, wanted last November by the Government and the Regions as a place for permanent discussion on these issues: nurses and other health professions, in identified by the specific professional profiles of reference, they are already today guarantors of the assistance process. And this is true more than ever in the vast field of home care. The assumption of growing skills and responsibilities by health professionals other than doctors represents at the same time a just recognition for these operators and a now unavoidable path towards a shared, and therefore sustainable, management of the problem of chronicity".
In essence, it explains kind, "The operators of the Health Districts are convinced that in order to guarantee adequate assistance to chronic patients in the area, and therefore also to fulfill the vocation of the hospital as a center for taking charge of emergencies and acute health professionals must be autonomous and responsible, naturally based on the necessary skills, and therefore also on any additional training steps".

 

 

 

 

 

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