Boehringer, fighting for the job

“E’ gravissimo l’atteggiamento dell’azienda – dichiara Rosalba Cicero, segretaria generale della Filctem Cgil Lombardia -, di non volere percorrere strade alternative ai licenziamenti. Chiediamo che vengano presi in considerazione: contratti di solidarietà, riduzioni di orario, part-time, spostamenti in altre mansioni anche attraverso percorsi formativi, pensionamenti volontari”.

 

Prosegue la protesta contro il “taglio” di 176 dipendenti fra impiegati e informatori scientifici del farmaco, su un totale di 694 occupati. Filctem Lombardia: “Stanno smantellando quella che un tempo era una multinazionale etica”

04 novembre 2015 – Rassegna.it

Unsatisfied with the outcome of the meeting held on 21 October in Assolombarda, the employees of Boehringer Ingelheim Italia SpA continue their fight against the job cut announced by the company. The imminent operation, clarifies the Filctem Cgil Lombardia, will affect 176 employees among employees and scientific representatives of the drug, out of a total of 694 employed.

At the behest of the parent company, almost 30% of personnel is declared redundant in the Italian office and the Milan research site will also undergo a further cut equal to 10%.

La notizia, già di per sé drammatica, per la Filctem Lombardia – si legge in una nota del sindacato – “è ancora più sconcertante se si esamina l’andamento economico dell’azienda. Bilanci in attivo, fatturato stabile, che registra peraltro, a livello internazionale, un miglioramento del 2% nel primo semestre 2015 rispetto al dato dello stesso semestre 2014. Scelta incomprensibile quindi – prosegue la sigla di categoria -, che sembra improntata ad una gestione ‘creativa’ della ristrutturazione”.

L’attuale dirigenza, denuncia ancora il sindacato “sta smantellando quella che davvero un tempo è stata una multinazionale etica che poneva le persone e i dipendenti al centro della propria missione”.

E’ gravissimo l’atteggiamento dell’azienda – dichiara Rosalba Cicero, segretaria generale della Filctem Cgil Lombardia -, di non volere percorrere strade alternative ai licenziamenti. Come Filctem regionale chiediamo che si applichi quanto appena concordato in sede nazionale nel rinnovo del ccnl chimico-farmaceutico sulla responsabilità sociale delle aziende in caso di riorganizzazione e ristrutturazione. Altri sono gli strumenti che come Filctem, anche unitariamente, chiediamo che vengano presi in considerazione: contratti di solidarietà, riduzioni di orario, part-time, spostamenti in altre mansioni anche attraverso percorsi formativi, pensionamenti volontari”.

Prosegue Cicero: “Altre aziende dello stesso settore hanno assunto come prassi, frutto del sistema partecipativo e delle relazioni industriali presente in questo settore, percorsi alternativi ai licenziamenti per salvaguardare l’occupazione e ridurre l’impatto sociale fra i lavoratori. Chiediamo che anche la Boehringer Ingelheim Italia confermi questa cultura di partecipazione e relazioni industriali improntate a salvaguardare non solo l’interesse delle aziende, ma anche dei lavoratori.

Per questo – conclude la sindacalista – auspichiamo che si riprenda subito il tavolo di trattativa per trovare soluzioni orientate a salvaguardare l’occupazione”.

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