Farmindustria is silent about Menarini

In questi giorni oltre alla scandalosa truffa – ma è riduttiva definirla così – del San Raffaele di don Verzè, un affarista più che un uomo di chiesa, un’altra vicenda è nel mirino della magistratura: gli affari dell’azienda Menarini, che avrebbe truffato allo Stato (e quindi a tutti i cittadini italiani), 860 milioni di euro grazie alla vendita di farmaci che venivano rimborsati a prezzi gonfiati. Non cito il giro politico di sostegno al quale si era appoggiato il patron della Menarini, Alberto Aleotti, il quale ha lasciato la guida dell’azienda alla figlia Lucia, ora indagata per riciclaggio; e non mi dilungo a raccontare nei dettagli l’indagine, che proseguirà e sicuramente avrà seguiti eclatanti: vi invito a leggere l’articolo di Lirio Abbate sull’ultimo Espresso.

 Ciò che mi colpisce è il silenzio di Farmindustria, e del suo presidente Massimo Scaccabarozzi, che sembra non vedere questo scandalo che coinvolge un’associata di grande importanza (la prima azienda farmaceutica nazionale), e che tra l’altro riguarda direttamente l’attuale vicepresidente di Farmindustria, Lucia Menarini appunto. Ma il presidente ha dimenticato che l’associazione ha un codice deontologico (voluto dall’ex presidente Sergio Dompè), che impegna gli iscritti a seguire “norme comportamentali trasparenti”, che richiede “competizione leale tra le industrie stesse” (e questa inchiesta evidenzia concorrenza sleale)? Tra l’altro il codice prevede un comitato di controllo, un giudice monocratico e un giurì che hanno il compito di verificare se le norme vengono attuate.

 Farmindustria rappresenta aziende che hanno un ruolo importante per la cura e per la ricerca, e che hanno un peso economico significativo grazie alla produzione e vendita di farmaci. Ha ragione a lamentarsi se i tagli in sanità colpiscono solo le “sue” aziende; ma perde credibilità se fa finta di non vedere che una associata truffa i cittadini proprio sui prezzi delle medicine. Mi chiedo come mai Farmindustria non attua tutte le misure a tutela della propria immagine, previste dal codice deontologico interno.

 Noi e Voi di Guglilmo Pepe

19 novembre 2011  

Editor's note: in alto a destra il vertice di Farmindustria: la seconda da sinistra è Lucia Aleotti, il terzo è il Presidente Scaccabarozzi e la quarta il Direttore Generale, Enrica Giorgetti, moglie dell’ex ministro Sacconi.

 

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