Filctem CGIL Farmindustria meeting press release. "ISF great regulatory confusion". Farmindustria: doctors appreciate and are getting used to ISF remotely

A differenza di tantissimi altri settori, la tenuta economica della maggior parte delle aziende anche nel periodo di lock-down, lo scarso ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, le tante ore di formazione utilizzate a copertura della disponibilità di tempo, in particolare per gli Informatori, ci consegnano un quadro assolutamente in salute, in cui dobbiamo riprendere, quanto prima, il percorso iniziato all’interno dell’osservatorio interrotto proprio dalla pandemia.

Elementi importanti si registrano anche dal punto di vista degli investimenti, con annunci di nuovi stabilimenti in Toscana da parte di Menarini ed Eli Lilly, con nuova occupazione, fanno ben sperare anche per il futuro.

Permangono comunque problemi atavici del settore nel quadro del rapporto tra le politiche del farmaco, il ruolo di Aifa ed il Servizio Sanitario Nazionale, da affrontare prima possibile, approfittando della rinnovata attenzione istituzionale verso la salute pubblica e gli investimenti economici che interesseranno il settore, attraverso le risorse europee.

E’ necessario consolidare la scelta delle multinazionali verso la produzione italiana che anche nel 2019 e nel primo trimestre 2020, ha visto incrementi rispetto all’export, ma resta ancora di più importante, in chiave futura, mantenere gli investimenti in ricerca, creando le condizione per cui ciò si possa realizzare.

Si è affrontato anche il tema riguardante l’Informazione scientifica in presenza, rilevando complessivamente il quadro di grande confusione che regna a causa della diffusa normativa regionale e territoriale sulle modalità di tale attività, e che rende difficili le operazioni dei lavoratori impegnati sul campo, anche se al momento rappresenta l’unica modalità che permette la ripresa di tale attività.

Farmindustria ha visto con grande favore l’inserimento delle attività di Informazione scientifica nell’insieme del documento della Conferenza delle Regioni “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive”, che di fatto rappresenta un riconoscimento del valore di questa attività specifica.

Al tempo stesso, sempre Farmindustria, ha esplicitamente dichiarato della propensione dei medici di base ad accettare l’informazione da remoto, come strumento comunque utile, a cui si stanno sostanzialmente “abituando”.

Come Filctem abbiamo espresso forti perplessità su quanto affermato, visto che le Regioni già dapprima della pandemia, assimilavano l’attività di Informazione scientifica alle “attività economiche”, peraltro già ampiamente dimostrato dalle stesse regioni attraverso le “Delibere Regionali” in cui molte considerano gli informatori, “commercianti.”

Secondo la Filctem questo invece continua a spingere l’attività verso una deriva commerciale, facendo perdere il valore aggiunto che deve restare quello della formazione ed informazione dei sanitari e solamente andando su questo versante si difende davvero la categoria di Lavoratori, la loro occupazione e la loro professionalità.

L’incontro è stato comunque utile, per condividere la necessità della richiesta della apertura di un tavolo con il Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro, per affrontare, quanto prima i temi di cui abbiamo dibattuto e che sarebbero sicuramente di aiuto ad una discussione complessiva sul Servizio sanitario Nazionale.

La Segreteria Nazionale Filctem Cgil

Roma, 26 giugno 2020


 

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