LETTERS TO THE EDITOR. The serious consequences that the decree on cost reduction in healthcare will have on our category

Leggendo il sito ho colto che non ci si è resi conto delle gravi conseguenze che il decreto sulla riduzione dei costi nella sanità riverserà sulla ns. categoria. Categoria già massacrata in questi ultimi anni con decine di migliaia di ISF licenziati e disoccupati. Ora si estingue una categoria con nessun vantaggio sui costi della farmaceutica, LO STATO NON RISPARMIERA’ 1 EURO ,ma metterà in cassa integrazione o mobilità decine di migliaia di laureati. Io non assumerò mai un farmaco generico costruito nei paesi extracomunitari, infatti dove sono le cinetiche in vivo? Ma l’incompetente Ministro della sanità mi impedisce di pagare la differenza tra il costo del generico ed il Brend. Viene lesa la libertà di scelta. Verranno cancellati i residuali posti di lavoro degli ISF, anche quelli a provvigione, molte volte sottopagati, verranno allontanati. E’ il fallimento di tutto il settore. ORGANIZZIAMOCI, ANDIAMO A ROMA INCAZZATI E DETERMINATI. NON PERMETTIAMO PIU’ DI ESSERE CARNE DA MACELLO. Il nostro settore ha perso più posti di lavoro che tutto il comparto metalmeccanico. Non abbiamo fatto notizia. Non aspettiamoci aiuti dai medici di base ormai burocratizzati ed incapaci di qualsiasi reazione anche nei confronti degli onnivori e rapaci titolari di farmacie che forniscono loro gli ambulatori. Non aspettiamoci nulla dai sindacati. DIFENDIAMOCI. TUTTI A ROMA.

8 agosto 2012

LUCIANO FERRARINI

Egr. Collega, abbiamo seguito con molta attenzione la “battaglia” sulla spending review ed in particolare il tema dei farmaci generici e lo abbiamo riportato puntualmente, perfettamente consci dei pericoli per il lavoro degli ISF. Abbiamo sempre riportato le esternazioni del Presidente di Farmindustria, Scaccabarozzi, che, quando non sa più a che santo votarsi, minaccia prima 60.000 licenziamenti, poi 20.000 ed infine si assesta sui 15.000 (non lo specifica, ma è probabile che siano ISF, la categoria sicuramente meno protetta di tutto il comparto).

Di solito ci asteniamo da commenti diretti, e riportiamo una rassegna stampa, a volta anche contrastante e contradditoria, in modo che ognuno possa farsi una propria opinione. Nel caso che sollevi, sembra però evidente la nostra posizione. Si veda la nostra nota a commento dell’ignobile articolo “Quel brutto comparaggio dei farmaci griffati”. Si veda altresì quanto abbiamo riportato in precedenza sui generici dagli svizzeri (per ben 3 volte, per essere chiari), intendendo con ciò posizioni non allineate al pensiero unico ufficiale che c’è in Italia.  Era ed è nostra speranza che, riportando tutto ciò, i Colleghi prendessero coscienza e si rendessero veramente conto delle conseguenze di cui si dibatteva.

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