Maneuver, Minister Grillo: "The government is on the side of pharmacists"

“Il principio per cui nelle farmacie italiane il 51% del capitale di gestione dev’essere rappresentato da farmacisti iscritti all’albo e’ per me fondamentale: si tratta di un argine al rischio di strapotere delle societa’ di capitale internazionali che possono fare piazza pulita delle piccole farmacie. Il governo sta dalla parte dei farmacisti”. Lo afferma su Fb il ministro della Salute, Giulia Grillo, in merito al sub emendamento sulla questione alla legge di bilancio che e’ stato espunto dal testo.

“Quella norma – sottolinea Grillo – serve a impedire la svendita delle nostre farmacie alle catene che pagano le tasse all’estero, chissa’ dove, e la distruzione del lavoro dei farmacisti che sono professionisti sanitari e dunque rappresentano per tutti i cittadini, soprattutto nei piccoli centri, le sentinelle e spesso il primo punto di riferimento sanitario. Difendo i nostri farmacisti che lavorano e pagano le tasse in Italia. Il governo sta dalla loro parte, il Partito democratico – rileva – evidentemente no, visto l’atteggiamento che sta avendo in Parlamento e il regalo fatto proprio dal governo Gentiloni alle lobby internazionali”.

“Auspico che, nel pieno rispetto del dibattito parlamentare – conclude il ministro – la norma sia approvata, nonostante le resistenze del partito che ha governato questo Paese in modo disastroso in questi ultimi cinque anni”.

Federfarma – 7 dicembre 2018

Related news: Manovra. Farmacie, se il PD tifa per le grandi catene

La manovra al voto della Camera: le novità per la farmaceutica


Proprietà farmacie e sconti Ssn: il quadro finale in attesa del voto

Sono fasi convulse quelle in corso in questi giorni in Parlamento dove è approdata la Manovra di Bilancio 2018. Proprio sulla farmacia si sono susseguite notizie incalzanti di conferme e smentite rispetto a provvedimenti di interesse per la categoria. E’ bene fare ora un riepilogo chiarificatore.

La Commissione Bilancio della Camera aveva licenziato un testo, nella giornata di martedì, che conteneva alcuni emendamenti chiave riguardanti proprietà delle farmacie per le società di capitali – che sarebbe dovuta appartenere per il 51% a farmacisti iscritti all’albo – e sconti Ssn per le piccole farmacie.

Sul primo fronte, nella serata dello stesso martedì, il presidente della Camera Roberto Fico, su esplicita richiesta del Pd,
ha stralciato l’emendamento, in quanto definita misura “ordinamentale” non consentita in legge di Bilancio. Quindi, nulla di fatto su questo fronte, per lo meno in finanziaria. In futuro si vedrà. Secco, non più tardi di ieri sera, il commento del ministro Giulia Grillo che, da Facebook, assicura la vicinanza del governo ai farmacisti e il loro diritto ad essere tutelati contro il capitale.

Niente cambia invece per le altre proposte che riguardano le farmacie e, in particolare, quelle sul metodo di calcolo dei fatturati di riferimento per l’applicazione degli sconti agevolati Ssn e sull’esonero dagli sconti per le piccole farmacie, con fatturato Ssn inferiore a 15O mila euro. Per questo, si attende ora l’esito delle votazioni alla Camera, dove è previsto il voto di fiducia.

Exit mobile version