ABBRONZATURA ESTIVA

L’estate, con il suo sole splendente, allevia problemi psicologici, crea ottimismo, si popola di voci festanti, elargisce Vitamina D in grande quantità, ma crea anche problemi di pelle, l’organo più esteso del nostro corpo, con  caratteristiche diverse: spessa e resistente sotto la pianta dei piedi, sottile e sensibile sulle palpebre ed elastica alle articolazioni. È costituita da tre tessuti: epidermide superficiale, derma intermedio ed  ipoderma  sottostante.

Peculiarità della pelle
L’epidermide si rinnova ogni  28 giorni. Il processo è il seguente: i  cheratinociti migrano dagli strati più profondi verso la superficie,  perdono il nucleo, muoiono e costituiscono lo strato corneo. Lo strato basale, più profondo a contatto con il derma, è ricco di melanociti, cellule ramificate o dendriti che attraversano le cellule e raggiungono la superficie cutanea. Il derma o cute nutre l’epidermide per la sua ricca vascolarizzazione, innervazione e fibre.  I fibroblasti sintetizzano collagene ed elastina, sostanze di sostegno dell’epidermide e degli annessi cutanei.
La pelle, a mò della fotosintesi clorofilliana delle piante, ha un rapporto diretto con i raggi solari. L’interazione pelle-raggi è un fenomeno che meglio si comprende conoscendo la natura della luce solare.

Natura fisica della luce solare
La luce solare, che noi vediamo, nasconde ben sei tipi di radiazioni non captati dall’occhio umano:  raggi cosmici, raggi gamma, raggi X, radiazioni ultraviolette, radiazioni infrarosse e radiazioni a radiofrequenza. Sono onde elettromagnetiche, differenti tra loro per la lunghezza d’onda, distanza misurata in manometri (nm) tra due massimi. Lo spettro della luce visibile, esemplificato nei colori dell’arcobaleno  dal rosso al violetto, è compreso tra 400 e 800 nm. I Raggi ultravioletti, denominati UV, sono compresi tra 100  e 400 nm. Gli ultravioletti si suddividono in UVA, UVB, UVC.

Le Radiazioni UVA, UVB e UVC
Le radiazioni UVA, 320 – 400 nm, con la lunghezza d’onda più ampia e meno energetiche, raggiungono per il 99% la superficie terrestre, penetrano più in profondità rispetto agli UVB, raggiungono il derma, secondo strato dopo l’epidermide,  provocano pigmentazione diretta, cioè la liberazione della melanina presente nei melanociti della pelle e vengono assorbiti. Risultato è la pigmentazione diretta, denominata  fenomeno di Meyrowsky..
Le radiazioni UVB, 290 – 320 nm,  lunghezza d’onda inferiore ed energia superiore agli UVA e in proporzione dell’ 1% degli ultravioletti, raggiungono l’epidermide, primo strato della pelle,    stimolano la melanogenesi, produzione di nuova melanina dei melanociti, trasportano grande quantità di energia e causano eritemi, degradazione degli acidi nucleici e fotoinvecchiamento. Le radiazioni UVC, 100 – 290 nm,  lunghezza d’onda più bassa ed energia maggiore ed incompatibili con la vita,  vengono assorbiti nella trasformazione dell’ossigeno in ozono e consentono la vita  sulla superficie terrestre. Vengono impiegati nella sterilizzazione delle attrezzature chirurgiche, nei grandi impianti di climatizzazione per purificare l’aria e negli acquedotti per eliminare tracce di materia organica.

Rapporti tra raggi ultravioletti e fattori geoclimatici
Esiste un rapporto diretto tra raggi ultravioletti, 99% UVA e 1% UVB, e l’altezza del sole, regolata dall’ora del giorno.  La massima intensità viene raggiunta dalle 11 alle 15, per il tragitto più breve compiuto dai raggi solari per raggiungere il suolo.   Gli UVB, meno influenzati da deviazione, riflessione e indebolimento, sono pi

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