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Farmaci non griffati, l’Asl risparmia

E’ stato di oltre 7 milioni di euro nel primo semestre 2006 e di oltre 4 milioni di euro nel primo semestre di quest’anno il risparmio che l’Asl ha fatto sulla spesa farmaceutica relativa agli inibitori di pompa protonica, i gastroprotettori, una delle categorie di farmaci per cui è prevista la prescrizione dei cosiddetti equivalenti al posto dei farmaci «griffati». A parità di efficacia, infatti, risparmiare si può e la scelta tra l’uno e l’a l t ro farmaco è solo di carattere economico. «Usa bene i farmaci. Farmaci equivalenti, un vantaggio per tutti» è stato questo, ieri sera a Taranto, il tema di una delle 25 tappe di una iniziativa nazionale (ieri in contemporanea anche a Rieti) organizzata da CittadinanzAttiva, attraverso la rete del Tribunale per i Diritti del Malato, nell’ambito della campagna promossa dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) sull’uso dei farmaci equivalenti e sul corretto uso dei farmaci in generale. Obiettivo, quello di formare una rete nazionale di «informatori di prossimità». Vale a dire cittadini appositamente informati e formati. Ad illustrare l’iniziativa dell’Aifa, Sabrina Nardi, responsabile nazionale della campagna farmaco equivalente. E’ toccato, invece, a Silvana Stanzione, coordinatrice regionale del Tribunale per i Diritti del Malato, e Marina Venezia, responsabile CittadinanzAttiva, porre i problemi avvertiti dal cittadino, spesso disorientato nella scelta da fare e «sballottolato» tra l’indicazione eventualmente del medico specialista, la prescrizione del medico di famiglia e la proposta (obbligatoria) del farmacista di un farmaco dalla molecola uguale, ma dal costo inferiore del 20, fino al 50%. Quale scegliere? Intanto, a specificare l’utilità del farmaco non solo a fini curativi, ma anche preventivi, sono i medici, Ignazio Aprile (Federazione italiana medici di medicina generale) e Vincenzo Di Maio (Ordine dei medici). Il dato significativo è quel secondo posto per longevità dell’Italia nel mondo. Farmaci sicuri, anche. Il sistema di controllo in Italia è ferreo, sicuramente un carico di lavoro in più per medici e farmacisti che devono segnalare acquisto e vendita di ogni farmaco (per la cosiddetta tracciabilità), ma è una garanzia per tutti. A mettere in guardia sull’acquisto di farmaci al fuori del canale delle farmacie (soprattutto Internet) sono gli stessi farmacisti, Rossano Brescia (Federfarma) e Francesco Settembrini (Ordine dei farmacisti). Spiegano, quindi, quali sono le caratteristiche del farmaco generico o equivalente, privo ormai del brevetto della casa madre e che può essere prodotto dal altre aziende farmaceutiche utilizzando la stessa molecola. Dopo un lungo periodo in cui i brevetti avevano una durata pluridecennale, oggi i brevetti hanno una durata di venti anni. Stanno, inoltre, per arrivare a scadenza una serie di brevetti, anche di farmaci molto noti. Il che dovrebbe tradursi in un ulteriore risparmio nella spesa farmaceutica nei prossimi mesi. Uso e consumi, tutto sotto controllo. A spiegare il meccanismo sono la dottoressa Cataldi ed il dottor De Vito della Commissione per l’appropriatezza prescrittiva dell’Asl. Che spiegano anche l’utilità di segnalare eventuali reazioni avverse ai farmaci. La Puglia è, peraltro, all’ultimo posto per numero di segnalazioni. [M.R.G.]   La Gazzetta Del Mezzogiorno del 22/11/2007  ed. Taranto  p. 141  
Ringraziamo della segnalazione i colleghi della Sezione di Taranto

 

 

 

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