Analisti, mercato Usa sfiorerà quota 550 mld dollari entro 2020

Le stime dell’ultimo rapporto GlobalData, Cagr del 5,6%

Il mercato farmaceutico statunitense aumenterà da un valore di 395 miliardi dollari nel 2014 a 548,4 miliardi entro il 2020, pari a un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 5,6%. Sono le stime GlobalData: nel suo ultimo rapporto la società di ricerca e consulenza afferma che questa crescita sarà guidata da una serie di fattori, tra cui l’aumento della spesa sanitaria, l’invecchiamento della popolazione, la crescente prevalenza di malattie legate allo stile di vita e croniche come il diabete e l’obesità, l’universale e facile accesso al rimborso delle prestazioni sanitarie e farmaceutici, oltre agli effetti del Patient Protection and Affordable Care Act del 2010.

Joshua Owide, direttore GlobalData Healthcare Industry Dynamics, spiega che questa legge e l’emendamento collegato (Health Care and Education Reconciliation Act), continueranno ad avere un impatto sostanziale sui cittadini degli Stati Uniti e sull’industria farmaceutica del paese. La legislazione in questione “assicura una copertura assicurativa sanitaria a tutti gli americani, dunque gli Stati Uniti stanno assistendo al crescente uso di farmaci da prescrizione tra chi si è appena assicurato.

Nel 2014, la spesa per medicinali su ricetta è stata di 276 miliardi di dollari, rispetto ai 262 miliardi del 2013″. In più, “circa 20 disposizioni di legge stanno per avere un impatto diretto o indiretto sul volume di vendita dei farmaci. Fino a 32 milioni di cittadini precedentemente non assicurati potrebbero entrare in gioco, con conseguente nuovo business da 115 miliardi di dollari su un periodo di 10 anni”.

Il rapporto GlobalData rileva inoltre che la Fda garantisce un nuovo sistema normativo trasparente e ben strutturato per facilitare l’approvazione di prodotti farmaceutici e di conseguenza sostenere la crescita del mercato. Owide infatti spiega: “Le nuove iniziative intraprese dalla Fda per rafforzare il processo di revisione e approvazione sarà vantaggioso per l’industria. Il suo forte sistema di brevetti attrae le aziende farmaceutiche che basano il loro business sulla ricerca e influenzerà positivamente la crescita. Solo nel 2014, 41 nuovi farmaci sono stati approvati dall’ente regolatorio Usa, 17 dei quali per il trattamento delle malattie rare”

19 marzo 2015 – PharmaKronos

 

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