AZIENDE D’ECCELLENZA, ECCO CHI BRINDA AL 2007

 

Rottapharm, Candy, Ci.Fra. e Brevetti Stendalto fra le realtà che sono cresciute e hanno ottenuto riconoscimenti

COM’È stato il 2007 dell’economia brianzola? Buono, a giudicare dai dati macroeconomici. È aumentato il numero delle imprese (salite a quota 68mila) e l’ultima analisi congiunturale del settore industriale (secondo trimestre 2007) ha fatto segnare incrementi della produzione (3,1 per cento in più) e, soprattutto, del fatturato (un bel più 5 per cento) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Non solo. In Brianza, nel 2007, sono nate 14 nuove imprese ogni giorno. Certo c’è anche chi ha abbassato la saracinesca, ma il bilancio resta comunque decisamente positivo.
NUMERI che non possono, e non devono, nascondere alcune sacche di difficoltà (ci sono aziende che hanno chiuso i battenti, altre in crisi, altre ancora costrette a tirare la cinghia) con settori, come ad esempio il tessile, che negli ultimi tempi hanno pagato pesantemente in termini di attività e occupazione.
Ma anche in questo caso «non si può fare di ogni erba un fascio». La sopravvivenza delle aziende, anche in settori in declino come il tessile in Italia, spesso dipende dalla lungimiranza dell’imprenditore. Così ad esempio la Ci.Fra di Verano ha saputo mantenere il passo con i tempi che cambiano: dieci anni fa produceva reti per uso agricolo, oggi realizza collant vendute in tutto il mondo. Con risultati sorprendenti. in due lustri il fatturato è passato da 2 a 15 milioni di euro e i 20 dipendenti originari sono oggi diventati 110 «costretti» a lavorare 7 giorni su 7, 24 ore su 24 per soddisfare le richieste di merce che arrivano da tutto il mondo. Una’zienda che nel 2007 è stata citata da Confindustria Monza e Brianza come esempio di trasformazione e adattamento.
ECCELLENZE che popolano un po’ tutta la Brianza e che, anche nell’anno passato, hanno saputo raggiungere ottimi risultati. Ce n’è per tutti i gusti: dal settore farmaceutico alla meccanica, passando per la chimica… dalle piccole imprese ai colossi internazionali. Sarebbe qui difficile riportare tutti i casi, ma qualche esempio si può fare.
IL 2007 è stato un ottimo anno per la Rottapharm. Il 13 giugno l’azienda farmaceutica monzese ha messo le mani sul colosso tedesco Madaus Pharma, produttrice, fra gli altri, dei farmaci Agiolax, Reparil e Legalon (l’unico medicinale, quest’ultimo, efficace contro le intossicazioni da amanita falloide). Un’acquisizione che fa seguito a quella della emiliana Biochimici Psn nel 2005 e dei Laboratori Guieu (quelli per intenderci che producono il conosciutissimo detergente intimo Saugella) dal gruppo Bristol Myers Squibb nel 2000. quella del 2007 è la maggiore operazione mai realizzata da un’azienda farmaceutica italiana, stimata intorno a un valore è di 600 milioni di euro.
UN IMPERO con 2.500 dipendenti in tutto il mondo (700 in Italia) e un fatturato che il professor Luigi Rovati (fondatore dell’azienda nel 1961 e ancora oggi, all’età di 79 anni, saldamente alla guida del gruppo) conta di portare a quota un milione di euro nell’arco di 5 anni.
Un 2007 di espansioni anche per la Candy, la multinazionale degli elettrodomestici che ha sede a Brugherio. Il 7 febbraio, l’azienda di proprietà della famiglia Fumagalli, ha annunciato l’acquisto della ditta turca Doruk che, con il marchio Susler, è fra i leader locali nella produzione di forni, cucine e caldaie. Solo un mese più tardi, la Candy firmava un accordo con l’argentina Alladio (il maggior produttore di lavatrici automatiche in America latina) per produrre, già dallo scorso maggio, nel paese sudamericano lavatrici con il marchio Candy. A ottobre il presidente Silvano Fumagalli stimava una

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