Black Box warning

Uno studio osservazionale mostra la scarsa osservanza dei medici prescrittori alle indicazioni del Black Box Warning – di Lasser K.E., Seger D.L., et al. Arch Intern Med 2006; 166: 338-344.
Sono disponibili pochi dati sulla prevalenza delle potenziali interazioni farmaco-farmaco, farmaco-parametri di laboratorio e farmaco-malattia nei pazienti non ospedalizzati. L’obiettivo degli autori dello studio era quello di determinare con quale frequenza questo atteggiamento procura un danno al paziente. Durante uno studio osservazionale su 51 ambulatori di medicina generale che utilizzavano procedure informatizzate è stata misurata la frequenza con la  quale i pazienti ricevevano prescrizioni in violazione dei black box warning per quanto riguarda le interazioni farmaco-farmaco, farmaco-laboratorio e farmaco-patologia pregressa. E’ stata effettuata una revisione dei record medici in campione di pazienti per individuare gli eventi avversi ai farmaci. E’ stata poi condotta un’analisi multivariata per valutare la relazione tra prescrizioni non aderenti al black box warning e caratteristiche cliniche del paziente, aggiustando per i potenziali confondenti e raggruppamenti. Tra i 324.548 pazienti che hanno ricevuto almeno una prescrizione medica di medicinali nel 2002, 2354 (0,7%) hanno avuto una prescrizione in violazione dei black box warning, dopo aggiustamento, si è notato che ricevere una prescrizione tale era più probabile nei pazienti con 75 anni o più e nelle femmine. A queste violazioni risultavano inoltre associati il numero delle medicine assunte, il numero dei problemi medici ed il luogo di cura. Meno dell’1% dei pazienti che hanno avuto una prescrizione che non rispettava il black box warning ha sperimentato almeno un evento avverso ai farmaci. Circa 7 su 1000 non ospedalizzati hanno ricevuto una prescrizione in violazione al black box warning. Tuttavia i danni identificabili sono stati pochi.
Fonte: SINGNEWS 16 2006.
 
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