Bonus 200 euro partite IVA, nuovi soldi dal decreto Aiuti bis (ma quando?)

Nuovi fondi da destinare al bonus 200 euro partite IVA. Il beneficio, tuttavia, continua ad esistere solo sulla carta e non nella pratica

Arrivano nuovi fondi da destinare al bonus 200 euro partite IVA. Il beneficio, tuttavia, continua ad esistere solo sulla carta e non nella pratica

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Tra le misure del decreto Aiuti bis, approvato dal Consiglio dei Ministri ieri 4 agosto 2022, c’è il rifinanziamento del fondo destinato al bonus 200 euro partite IVA.

Parliamo dell’indennità una tantum prevista con il decreto Aiuti (art. 33). Con quest’ultima norma, il legislatore stanziava un fondo da 500 milioni di euro da destinare ai lavoratori autonomi e professionisti.

I destinatari del bonus 200 euro partita IVA

In dettaglio, il beneficio spetta alle seguenti categorie:

Altri soldi, ma manca il decreto attuativo

Il fondo da 500 milioni di euro rischiava di non coprire il bonus 200 euro per tutte le partite IVA. Per una distribuzione equa delle risorse la stima era che l’indennità non sarebbe arrivata per ciascuno a 200 euro (ma ad un importo inferiore).

Ecco, quindi, che per garantire il citato importo, con il decreto Aiuti bis, sono stanziate ulteriori risorse per 100 milioni di euro.

Tuttavia, lo stesso art. 33 del decreto Aiuti, rimanda ad un ulteriore decreto la definizione dei tempi e modalità di richiesta del bonus 200 euro partite IVA, oltre che dei requisiti.

Tale provvedimento era da emanarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore decreto Aiuti, ossia antro il 17 giugno 2022. Il decreto attuativo, ad oggi non ancora esiste. Quindi, un’indennità che continua ad esistere solo sulla carta e non nella pratica.

 

Nella circolare INPS 24 giugno 2022, n. 73 sono presenti tutte le istruzioni e i beneficiari dell’indennità una tantum di 200 euro.


Autonomi e occasionali: tutti i passi da seguire per inoltrare la domanda correttamente e non perdere il bonus 200 euro

Ecco una guida (passo per passo) per la domanda bonus 200 euro autonomi occasionali. La scadenza è stabilita al 31 ottobre 20

Ira i beneficiari del bonus 200 euro “una tantum” rientrano anche i c.d. lavoratori autonomi occasionali (comma 15 art. 32 decreto Aiuti). Ossia, coloro che, pur non avendo partita IVA, svolgono “occasionalmente” prestazioni in favore di terzi senza alcun vincolo di subordinazione.

Per questi soggetti, tuttavia, il bonus non è automatico. Per averlo bisogna presentare apposita richiesta all’INPS.

A questo proposito, l’istituto stesso, ha dettato tempi e modalità. Ecco, quindi, una vademecum che guida il lavoratore nella presentazione della domanda.

Bonus 200 euro autonomi occasionali, i requisiti

Per avere il bonus 200 euro autonomi occasionali è necessario che il lavoratore, nel periodo 1° gennaio 2021 – 31 dicembre 2021, rispetti (tutti) i seguenti requisiti:

Istruzioni operative per la domanda telematica

Una volta verificata la sussistenza delle condizioni di cui al paragrafo precedente, è possibile procedere con la domanda all’INPS.

La richiesta bonus 200 euro autonomi occasionali è da farsi in via telematica tramite il servizio web disponibile sul sito istituzionale dell’INPS.

Questi i passi da fare per arrivare al punto di interesse:

L’accesso al servizio è possibile solo autenticandosi prima con credenziali:

Una volta entrati, basta scorrere la pagina fino alla comparsa della sezione “Indennità una tantum – Bonus 200 euro”. Cliccare e scegliere la categoria di appartenenza. Procedere poi con la compilazione della domanda inserendo i dati richiesti.

Un punto importante è indicare la modalità di pagamento tra “Accredito” (scrivere anche l’IBAN) oppure Bonifico domiciliato presso poste.

INPS- Manuale Utente Cittadino Indennità 200€ – Lavoratori Autonomi – Presentazione domanda

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Decreto Aiuti Bis

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