Case farmaceutiche: unico interesse i profitti. Le confessioni di un veterano dell’industria farmaceutica

Gwen Olsen, una ex informatrice farmaceutica, sta usando la sua personale esperienza per svelare alla gente l’inquietante e scoraggiante verità circa un’industria che è disposta a sacrificare la salute e la vita dei consumatori in nome del profitto. Gwen, vincitrice del premio per i diritti umani nel 2007, è un’attivista dedicata nel campo della salute mentale, oratrice pubblica e scrittrice impegnata nella difesa dei bambini e della salute mentale; la sua specializzazione include la promozione per fermare in America l’eccessiva somministrazione di farmaci a bambini e adolescenti.

“Venivamo addestrati a disinformare le persone” ha detto Gwen, sottolineando le sue preoccupazioni circa l’uso sempre più diffuso di farmaci e gli effetti letali che questi farmaci possono avere. In un video Gwen spiega che i farmaci – in particolare i farmaci psichiatrici – sono destinati a stimolare le persone a rimanere clienti dell’industria farmaceutica.

Il libro di Gwen Olsen presenta molte rivelazioni, alcune profondamente personali, su cosa lei ha scoperto e osservato nel corso della sua carriera con l’industria farmaceutica, durante la quale è stata incoraggiata a minimizzare gli effetti collaterali dei farmaci che vendeva quando parlava coi medici. Potete leggere di più sul libro sul suo sito.

Secondo Gwen, più di 180.000 persone muoiono ogni anno a causa degli effetti collaterali dei farmaci in circolazione. “Quando un farmaco viene approvato e raggiunge la popolazione in generale, non conosciamo nemmeno il 50% degli effetti collaterali coinvolti” spiega Gwen. In questo panorama desolante rivestono un ruolo speciale gli psicofarmaci: la soggettività delle diagnosi psichiatriche e la mancanza di test clinici obiettivi fanno sì che non sia richiesta nessuna prova medica per prescriverli. Questo amplia notevolmente la popolazione dei potenziali pazienti, consentendo alle case farmaceutiche un vantaggio lucrativo grazie a un pubblico sempre più “malato” e “curato” con farmaci.

Nota del CCHR (Citizen Commission on Human Rights) : sia Gwen Olsen che Mike Adams, fondatore di NaturalNews.com, sono stati premiati dal CCHR per il loro lavoro nel campo dei diritti umani.

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani raccomanda: informarsi attentamente, non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, richiedere accurate analisi mediche e avvalersi sempre di un medico se si decide di smettere di assumere terapie a base di psicofarmaci.

Il cittadino ha il diritto di richiedere l’applicazione del consenso informato e i medici devono informare, codice di deontologia medica art. 33, 34 e 35, inoltre è possibile segnalare le reazioni avverse ai farmaci compilando l’apposito modulo e indirizzandolo al responsabile di farmacovigilanza della propria zona, come indicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco.

Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus

Pubblicato il 24 luglio 2011 –

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