CHE RISCHI SI CORRONO CON I FARMACI TAROCCATI IN CIRCOLAZIONE?

 

UNA MEDICINA SU DIECI È CONTRAFFATTA. L’allarme arriva dall’Organizzazione mondiale della sanità. Una marea pericolosa per la nostra salute. Con quali rischi. Risponde Silvio Garattini

II grande volume di vendita dei farmaci e i conseguenti interessi economici in gioco hanno determinato il problema della contraffazione. Sono molte le modalità attraverso cui i farmaci possono diventare insicuri per i pazienti. Si possono vendere farmaci che contengono principi attivi poco purificati oppure in quantità insufficienti. Gli eccipienti possono essere non appropriati, le compresse possono essere preparate in modo imperfetto, determinando un rilascio insufficiente dei principi attivi. Addirittura sono stati identificati casi in cui il principio attivo manca del tutto oppure farmaci che hanno nomi e contenuti dichiaratamente diversi, ma contengono invece sempre lo stesso principio attivo. Quali sono i rischi cui possono essere esposti i pazienti? Chi acquista i prodotti in farmacia non corre praticamente alcun rischio, perché esistono adeguati controlli e perché i farmacisti sono obbligati a render conto della tracciabilità dei loro acquisti. Ciò vale per i farmaci da banco e per quelli che richiedono la ricetta medica, siano essi equivalenti (generici) o di marca. Chi corre i rischi allora? In primo luogo i Paesi in via di sviluppo dove non ci sono risorse e non ci sono controlli adeguati. In secondo luogo tutte le persone che comperano farmaci al di fuori delle farmacie; prodotti farmaceutici venduti porta a porta, farmaci ricevuti da parenti o amici, farmaci «scaduti», farmaci acquistati all’estero al di fuori delle farmacie. E soprattutto acquisti fatti attraverso Internet dove ci sono pubblicità che promettono risultati meravigliosi. Purtroppo i siti di Internet non sono sorvegliati e difficilmente perseguibili. Un caso recente ha destato allarme perché il sito che riceveva le ordinazioni era in California, mentre le spedizioni avvenivano dalla Grecia. Si vendevano farmaci a basso prezzo, ma tutti contenevano lo stesso principio attivo, l’aloperidolo, che si utilizza per il trattamento di psicosi e schizofrenia.

ECCO LE CIFRE DELLA GRANDE TRUFFA.

Oggi del 17/04/2008  N. 17 – 23 APRILE 2008    
 

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