Ciconte: l’ospedale di Lamezia riavrà il suo ruolo strategico per le emergenze

Una direzione generale potrà ridurre gli sprechi e le inefficienze del settore. “Questa iniziativa dovrà coinvolgere tutti gli operatori del settore, compresi gli informatori scientifici”.

Lamezia Terme – Un argomento serio e a lungo dibattuto quello sulla sanità lametina, che ha portato il Pd ad organizzare un incontro pubblico nell’ex sala consiliare di Sambiase, per discuterne anche in ambito regionale. “Stiamo mettendo in campo le professionalità migliori e Lamezia Terme, per la posizione di gran centralità che occupa, dovrà ripristinare tutti i servizi primari che non ha più, a partire dall’urgenza e dall’emergenza”. Queste le parole del vicepresidente della giunta regionale Vincenzo Ciconte, che si è confrontato sullo spinoso argomento con la senatrice Doris Lo Moro, il candidato a sindaco e medico Tommaso Sonni e il coordinatore del Pd Giuseppe Petronio. Presenza importante in sala, anche quella del commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri.

Ciconte ha auspicato alla cancellazione di qualsiasi sorta di campanilismo in tema di sanità, con la proposta della giunta di un’azienda unica ospedaliera territoriale che nulla vuole togliere alle province e che non vuole essere un dogma. Una direzione generale con diverse sub-articolazioni e senza escludere nessuno, potrà ridurre gli sprechi e le inefficienze del settore. “Questa iniziativa dovrà però essere riempita di contenuti – premette Ciconte, e per farlo ci avverremo del supporto di tutti gli operatori del settore, compresi gli informatori scientifici, le associazioni, i sindacati e le categorie professionali”. Sull’attenzione riservata a Catanzaro il vicepresidente ha voluto poi precisare che i soldi sono previsti solo in funzione dell’accorpamento con l’università “Magna Graecia”, con la quale dovrà viaggiare in parallelo.

“Non è solo la sanità lametina ad essere allo sfascio – chiarisce la Lo Moro – ma tutta quella calabrese. Il commissariamento è stato solo il colpo finale”. Ripercorrendo le vicende che l’hanno vista lasciare nel 2007 la carica di assessore regionale, ha aggiunto: “non fui cacciata da nessuno, mi fu chiesto di cambiare delega, ma io, tenendo troppo alla sanità, rifiutai, come rifiutai anche quando il governo Prodi mi propose nel 2006 il ministero agli affari regionali. “Le polemiche che si fanno sempre su questo argomento mi fanno sorridere”, conclude.

Per il candidato a sindaco Tommaso Sonni, il fulcro deve essere la riorganizzazione ospedaliera ma non in termini di distanza o accentramento. “Il vero problema – asserisce – non è la distanza dall’ospedale ma la qualità dei servizi che è in grado di offrire”. Il vicepresidente Ciconte ha infine rimarcato l’importanza di fare squadra, invitando a votare il candidato Sonni, cogliendo l’opportunità di avere così un unico interlocutore tra governo regionale e centrale e in modo da rilanciare Lamezia nel suo ruolo strategico per le emergenze. Intanto, dagli interventi che si sono susseguiti nel corso della serata, è emersa la richiesta di un prossimo e urgente incontro anche con il governatore Oliverio e il commissario Scura per discutere delle attività programmatiche che si vogliono attuare per il rilancio della sanità regionale e in particolar modo per quella lametina.

Alessandra Renda – Lunedì, 25 Maggio 2015 – il Lametino.it

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