Contratto comparto sanità. Firma definitiva. Debutta il lavoro agile e da remoto

La Corte dei conti, nell’adunanza del 27 ottobre 2022, ha certificato positivamente l’ipotesi relativa al contratto collettivo nazionale del Comparto Sanità per il triennio 2019-2021.

A conclusione dell’iter istituzionale, il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha convocato tutte le organizzazioni sindacali per la firma definitiva del contratto per il 2 novembre 2022, ore 15,  presso la sede dell’Agenzia.

Con il via libera definitivo della Corte terminano tutti i passaggi della fase di controllo per il CCNL che riguarda circa 550mila dipendenti del comparto, dipendente delle aziende ed enti del Comparto Sanità. (fonte ARaN)

Secondo i firmatari, il contratto rappresenta un punto di partenza per un effettivo rilancio del Servizio Sanitario Il nuovo accordo, infatti, a fronte delle risorse extra stanziate dal Governo – le somme messe a disposizione ammontano a 241,6 milioni di euro – riconosce un aumento di salario, nuovi diritti e tutele a lavoratrici e lavoratori

La certificazione della Corte dei Conti sul rinnovo si traduce in un rinnovo già portato a termine definitivamente. Nulla potrà bloccare nuovamente il contratto e dovrebbero passare al massimo 30 giorni di tempo dalla certificazione per la sua applicazione.

Il personale è stato classificato in cinque aree, che corrispondono a cinque differenti livelli di conoscenze, abilità e competenze professionali:

a) Area del personale di supporto
b) Area degli operatori
c) Area degli assistenti
d) Area dei professionisti della salute e dei funzionari
e) Area del personale di elevata qualificazione

Entrando nel dettaglio, parliamo di un’area, quella di elevata qualificazione, alla quale si potrà accedere esclusivamente se in possesso di una laurea magistrale e se si ha un’esperienza almeno triennale all’interno dell’attuale area apicale. Una rivoluzione che semplifica il sistema delle responsabilità e delle competenze per Sanitari, Sociosanitari, Tecnici Amministrativi, Arpa, Irccs e Izs.

A completamento del sistema di classificazione, è prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi, aumentandone la rilevanza. In ogni ruolo possono essere attribuiti i seguenti incarichi: incarico di posizione, per il solo personale inquadrato in area elevata qualificazione; incarico di funzione organizzativa, per il solo personale inquadrato nelle aree dei professionisti della salute e funzionari; incarico di funzione professionale, per il personale delle aree dei professionisti della salute e dei funzionari, degli assistenti e degli operatori. Gli incarichi dureranno 5 anni e saranno di tre tipologie: base, media ed elevata complessità e le indennità relative a quelli di media ed elevata complessità sono state integrate con importanti aumenti economici.

Nel nuovo contratto assume particolare rilievo anche la nuova disciplina del lavoro a distanza (smartworking) nelle due tipologie: il lavoro agile, previsto dalla legge 81/2017, senza vincolo di luogo e di orario; il lavoro da remoto, con vincolo di luogo e di orario. La prestazione lavorativa in modalità agile può essere articolata nelle seguenti fasce temporali: fascia di contattabilità e fascia di inoperabilità

Sul piano del trattamento economico, l’accordo riconosce – a decorrere dall’1/1/2021 – un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. Per il nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.

È stato delineato un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali economici di professionalità”. Si tratta di incrementi stabili del trattamento economico finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti, nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione.

Il nuovo CCNL del settore sanità si riferisce al periodo 1° gennaio 2019 – 31 dicembre 2021, sia per la parte giuridica che per la parte economica. Tuttavia, si ricorda che il testo rimarrà in vigore finché non verrà stipulato quello successivo, come tra l’altro è successo con l’accordo precedente a questo, scaduto il 31 dicembre 2019.

CCNL Comparto Sanità 2019- 2021

Notizie correlate: Manifestazione nazionale sulla sanità. La sanità va curata

Contratto Sanità. Stessa mansione salari diversi

 

Exit mobile version