Decreto Aiuti bis. Bonus 200 euro ad esclusi e Partite IVA. Detassazione lavoro dipendente

Taglio del cuneo fiscale dell’1,2% per i dipendenti con reddito fino a 35mila euro

Il Governo ha approvato il Decreto Aiuti bis da circa 15 miliardi (14,3 mld più altri fondi in bilancio non utilizzati) più altri 2 miliardi per misure aggiuntive (es.: 1 miliardo per la Sanità nazionale). Il tutto, sempre a saldi invariati: risultato questo possibile grazie ad una crescita annuale acquisita finora pari al 3,4%.

Nel provvedimento ci sono la detassazione sul lavoro dipendente e la rivalutazione delle pensioni, entrambe misure potenziate rispetto alle anticipazioni. Il bonus 200 euro è stato esteso a categorie che erano rimaste escluse e viene garantito alle Partite IVA l’importo dei 200 euro grazie ad un rifinanziamento del Fondo dedicato. Ci sono poi le attese proroghe degli sconti su benzina e bollette.

Bonus 200 euro

Viene riconosciuto a categorie di lavoratori precarie dipendenti esclusi dal primo decreto Aiuti: stagionali, cassintegrati a zero ore, collaboratori sportivi.  Su questo fronte, c’è anche un rifinanziamento da 100 milioni per portare da 500 a 600 milioni il fondo per il bonus anti-inflazione dei lavoratori autonomi, ancora in attesa del DM attuativo, così da garantire loro una somma una tantum da 200 euro. Si tratta del Fondo previsto dall’articolo 33 del Decreto Aiuti, che prevede il bonus 200 euro per autonomi e professionisti, in base a regole che però sono ancora attese (contenute appunto in un decreto ministeriale).

Detassazione lavoro dipendente al 2%

Taglio del cuneo fiscale dell’1,2% per i dipendenti con reddito fino a 35mila euro, sui periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, inclusa la tredicesima. In pratica, alla platea di lavoratori dipendenti già beneficiari del bonus 200 euro di luglio, viene riconosciuto un ulteriore sconto sulle tasse in busta paga per il secondo semestre dell’anno che sale così dal precedente 0,8% ad un totale di 2% da luglio a dicembre.

Fringe benefit, crediti d’imposta e bonus psicologo

In materia di welfare aziendale viene innalzato, con effetto retroattivo per l’anno 2022, il tetto dei fringe benefit esentasse da 258 euro a 516 euro che potranno essere utilizzati anche per pagare le bollette di acqua, luce e gas.
L’Esecutivo ha, infatti, deciso di raddoppiare la soglia esentasse dei vari benefit, che in molti casi fanno da corollario agli accordi aziendali ed al rinnovo dei contratti.

 

Aumento pensioni del 2,2%

Anticipati a partire dal primo ottobre, sia un conguaglio dello 0,2% dell’assegno pensionistico sia la rivalutazione del 2% (tredicesima compresa) rispetto a quella che era già prevista per il 2023. Viene riconosciuto agli assegni fino a 2.692 euro (redditi fino a 35mila euro). Quindi, in pratica, l’aumento della pensione parte da ottobre nella misura del 2,2% mentre poi, dal primo gennaio 2023, scatterà la restante parte di indicizzazione già prevista.

Sconti benzina e bollette

Per le bollette, proroga degli sconti che derivano dall’abbattimento degli oneri di sistema esteso al quarto trimestre, così come l’IVA al 5% e gli oneri sul gas ed anche il Bonus Sociale per nuclei con ISEE fino a 12mila euro: in tutti i casi la proroga è al 31 dicembre. Per tutelare i clienti, infine, sono sospese le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas. Sconto benzina con proroga fino al 20 settembre.

Infine, la proroga del credito d’imposta per le imprese sono estese al terzo trimestre con le stesse percentuali finora applicate. Per gli agricoltori si estende al terzo trimestre il bonus al 20% sui costi per il gasolio deai mezzi agricoli.

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 92. Decreto “Aiuti Bis”. Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali (decreto-legge)

Decreto Aiuti bis – testo in bozza

BOMBARDIERI (UIL): “Le misure annunciate dal Governo per i lavoratori e i pensionati sono un’elemosina”

Dl Aiuti bis. Sbarra (CISL): “Misure condivisibili, ma bisogna fare di più ” 

CGIL. DL Aiuti bis: risorse insufficienti per affrontare l’emergenza sociale

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