Dompè, da Governo appropriazione indebita

 E’ "un’appropriazione indebita. Non possiamo lavorare in un Paese che non ha cultura imprenditoriale e non premia l’innovazione".

E’ duro Sergio Dompé, presidente di Farmindustria, nel commentare il via libera all’emendamento Azzollini in Commissione Bilancio, che modifica la manovra ripartendo il taglio dei margini dei grossisti, che nel testo originale sarebbe ricaduto sulle farmacie

con uno sconto al Ssn del 3,65%.

Con la modifica approvata, invece, l’industria sarà chiamata a corrispondere l’1,83%, dunque il 50% del taglio previsto. "Fa tristezza – incalza Dompé – operare in un Paese che reagisce solo alle manifestazione di piazza, un Paese che di fatto non ci vuole".

Le aziende del farmaco, sottolinea Dompé, erano già state chiamate a fare la loro parte per contrastare la crisi. "C’è, infatti – sottolinea- un taglio di 600 milioni di euro legato al passaggio della spesa farmaceutica dall’ospedale al territorio.

A questi si aggiungono altri 600 milioni di euro legati alla riduzione dei prezzi dei generici per stimolare la diffusione dei farmaci non griffati.

Si tratta di una misura che non ci consente di fare investimenti in un settore che di fatto, per sopravvivere, sta puntando solo sull’export. In un momento come questo vogliamo essere chiari: è una scelta inaccettabile e incomprensibile".

Ileana Sciarra – Pharmakronos – 8 luglio 2010


Manovra, emendamento approvato

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