Coronavirus: AstraZeneca resumes vaccine trials in Great Britain

Il gigante farmaceutico ha spiegato di aver avuto l’autorizzazione a riprendere la sperimentazione da tutti gli enti regolatori britannici

RAI News – 12 settembre 2020

Il gruppo farmaceutico AstraZeneca ha ripreso la sperimentazione clinica nel Regno Unito del vaccino anti-Covid messo a punto dall’Università di Oxford. I test erano stati interrotti dopo che un volontario si era sentito male. Il gigante farmaceutico ha spiegato di aver avuto l’autorizzazione a riprendere la sperimentazione da tutti gli enti regolatori britannici.

L’indagine del Comitato indipendente si è conclusa e, dunque, seguendo le raccomandazioni degli esperti e della  Medicines Health Regulatory Authority (Mhra), l’ente regolatorio  britannico che ha dato l’ok non rilevando problemi di sicurezza, i  trial clinici ricominceranno in tutto il Paese.

So far there are about 18 thousand volunteers who have received the administration of the vaccine.

“Buone notizie. La sperimentazione  del vaccino Oxford/Astra Zeneca contro Covid-19 riprende”. E’ il  commento del virologo dell’Università San Raffaele di Milano, Roberto  Burioni, che in un post su Facebook ricostruisce cosa può aver portato alla ripresa, in tempi rapidi, del trial clinico sospeso il 6  settembre per un grave effetto collaterale in un partecipante allo  studio.

Scrive Burioni: “From journalistic sources we learn that the clinical trial of the vaccine against COVID-19 sviluppato dall’università di Oxford, bloccata qualche giorno fa dopo che un partecipante allo studio aveva accusato un grave effetto collaterale (ne abbiamo parlato in Medical Facts), riparte.

Cosa potrebbe essere successo? Quando accade una cosa di questo genere – semplificando al massimo – si riunisce un comitato di valutazione indipendente che prende in considerazioni tutti i dati e decide se l’effetto collaterale può essere dovuto al vaccino oppure no.

In questo caso possiamo immaginare che questo comitato abbia ritenuto che l’effetto collaterale non è dovuto al vaccino, oppure che la sua entità sia stata molto più lieve di quanto filtrato attraverso la stampa.

Purtroppo non abbiamo nessun dato ufficiale, se non gli scarni comunicati delle case farmaceutiche. Non sappiamo niente di certo neanche riguardo ai disturbi accusati dal paziente, della loro gravità, dell’andamento clinico.

However, let us remember that doctors with a great reputation sit on these committees and are not willing to risk it, so I would tend to trust them.

Let's cross our fingers and hope there are no more hiccups. Meanwhile let's be careful, distance and mask“.

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