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LOTTA ALL’HIV Domani il lancio della nuova molecola contro l’Aids «Un lavoro di 10 anni. Dai test risultati eccellenti il farmaco è già pronto» DUECENTO STUDIOSI «Siamo l’unico centro di ricerca della Merck in Europa. Tra il 2008 e il 2012 sono previsti 165 milioni di investimenti nell’Istituto»

Andrea Rustichelli
Se le multinazionali, come dice il recente rapporto "Factbook 2008" dell’Ocse, sono tiepide verso l’Italia, la provincia di Roma in qualche caso sembra smentire il trend. Parliamo dell’Istituto di Ricerche di Biologia Molecolare "Pietro Angeletti", che si trova a Pomezia, dove occupa un’area di 20 mila metri quadrati. Acquisito nel 2000 dalla multinazionale del farmaco Merck & Co. (attraverso la consociata Msd Italia), il "P. Angeletti" è parte dei Merck Research Laboratories: un’articolata struttura che conta su un imponente budget: alla ricerca la Merck & Co. destina oltre il 20% del suo fatturato, che nel 2007 ha superato i 24 miliardi di dollari.
All’Istituto, nato nel 1987 come joint-venture tra Msd Italia e Sigma Tau, il team è decisamente internazionale e i cervelli italiani sono tornati. Primo fra tutti Gennaro Ciliberto, direttore scientifico e vice presidente degli stessi Merck Research Laboratories. «Siamo l’unico centro di ricerca della Merck in Europa, la creazione dell’Istituto è stato uno sforzo multinazionale», dice Ciliberto. Lo scienziato dirige 200 ricercatori. «Oltre la metà sono donne – osserva – e il 20% del personale scientifico proviene da università e laboratori esteri: Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna. L’età media dei ricercatori è compresa fra i 30 e i 35 anni. Il 60% possiede un titolo di studi PhD o equivalente (in italiano corrisponde al "dottorato di ricerca", ndr)». E in prevalenza, i ricercatori italiani sono tornati dopo esperienze all’estero: un vanto per il "P. Angeletti".
L’Istituto è attivo soprattutto nello studio delle malattie virali (in particolare Aids ed epatite C), cardiovascolari, oncologiche e del metabolismo. Negli ultimi cinque anni i finanziamenti sono stati di 180 milioni di euro. E nel quinquennio 2008-2012, Msd Italia prevede di investire in Ricerca & Sviluppo su scala nazionale oltre 200 milioni di euro, 165 dei quali legati ai costi di esercizio dell’Istituto di Pomezia.
«L’obiettivo primario del Gruppo Msd Italia è scoprire, sviluppare e commercializzare farmaci che rispondano ai bisogni della popolazione» afferma Josè Louis Roman, presidente di Msd Italia. «Per poter realizzare tale scopo, è necessario puntare su investimenti solidi e costanti nel tempo».
Il "P. Angeletti" è integrato nel sistema della ricerca italiana attraverso un network di collaborazioni con centri accademici. E i rapporti sono stretti anche col Lazio. «Con le università romane "La Sapienza" e "Tor Vergata" siamo storicamente legati, fin dalla nostra nascita», spiega Ciliberto. «Svolgiamo programmi di dottorato di ricerca: gli studenti fanno il dottorato, vanno all’estero e solitamente tornano a lavorare con noi».
Cosa rimprovera Ciliberto al sistema italiano? «La multinazionale americana offre molti vantaggi e diventa ancora più evidente come in Italia manchi un sistema pubblico di ricerca. È un peccato: i cervelli e la formazione italiani sono buoni». L’attività dell’Istituto nella lotta al virus Hiv ha ora prodotto risultati che sembrano assai importanti. Per ora il riserbo è strettissimo: ma domani, nella sede di Pomezia, sarà presentata la scoperta. Si tratta di una molecola che segna un passo avanti rispetto alle terapie tra

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