Per inventare e portare sul mercato un singolo nuovo medicinale è necessario investire oltre un miliardo di dollari. Lo dichiarano quasi tutte le aziende farmaceutiche, che lamentano i costi crescenti di ricerca e sviluppo (R&S), usandoli come ‘scusa’ per alzare i prezzi. E’ quanto sostiene una coppia di analisti specializzati, che è riuscita a confutare le cifre dichiarate dalle industrie di settore sulla rivista ‘Biosocieties’, trimestrale della London School of Economics and Political Science Donald Light della Stanford University (Usa) e Rebecca Warburton dell’ateneo di Victoria (Canada), nel loro articolo intitolato ‘Demythologizing the high costs of pharmaceutical research’, dimostrano come il costo reale di R&S per un nuovo farmaco sia pari solo al 5-15% della cifra media dichiarata, circa 1,3 miliardi di dollari. Ma come ci può essere una differenza tanto grande tra le due stime?
Per cominciare, sottolineano gli esperti, negli 1,3 miliardi di dollari, le esenzioni fiscali di cui le aziende possono avvalersi per gli investimenti in R&S non vengono contate. L’industria, inoltre, non prende in considerazione il costo della ricerca di base, che spesso dura decenni e viene eseguita per lo più in università o laboratori pubblici. Vengono invece inclusi gli altissimi costi di scoperta, nonostante non esista un sistema attendibile per fissarne l’entità. In più, denunciano Light e Warburton, la metà delle stime sulla R&S non è composta da costi reali, ma da stime spesso esagerate sui profitti che le compagnie avrebbero ottenuto investendo in Borsa, anziché in ricerca.
L’analisi ha poi evidenziato che i dati sui trial clinici vengono spesso ‘gonfiati’, raddoppiando il numero di partecipanti e la durata. Come si arriva, dunque, a 1,3 miliardi di dollari?
La base presa in esame dagli esperti è uno studio del Tuft Center for the Study of Drug Development del 2003: in esso si diceva che 802 milioni di dollari è la cifra media dichiarata dalle industrie per portare un nuovo medicinale sul mercato. Ma dal 2006, questa stima è stata aggiornata a 1,32 miliardi, con un aumento del 64%. E non si è mai detto che questo studio ha ricevuto il sostegno dell’industria. Insomma, dai calcoli dei due analisti emerge che per sviluppare un farmaco possono bastare 60 milioni di dollari, cifra che potrebbe sembrare incredibile finché non si apprende che il costo di tutti gli studi clinici presentati da aziende farmaceutiche all’Internal Revenue Service era, alla fine degli anni ’90, in media di soli 22,5 milioni. E il costo medio per farmaco approvato nel 2000 variava tra i 14 e 204 milioni dollari a seconda del tipo di prodotto in esame.