Government questions trust. Approved maxi-amendment. Cutting medical salaries is accountability

Lo ha annunciato il ministro Boschi. Nella mattinata intenso dibattito sui tagli alla sanità. Ma Boschi precisa: “I tagli che sono stati previsti per la sanità e che sono stati recepiti nel testo presentato dal Governo e votato in Commissione, sono quelli concordati con le Regioni in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni”. Votato questa sera. THE TEXT OF THE MAXIMUM AMENDMENT.

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28 luglio 2015 – quotidianosanità

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Approved by local authorities, Lorenzin: cutting medical salaries is accountability

«I tagli che sono stati previsti per la sanità e recepiti dal testo presentato dal governo e votato dalle commissioni sono quelli concordati con le Regioni il 2 luglio con l”unanimità delle Regioni presenti». Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, annunciando la fiducia al Dl Enti locali. Il maxiemendamento interamente sostitutivo del testo è stato approvato con 163 sì e 111 no. Ora il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 18 agosto, passa all’esame della Camera. Nella mattinata, in attesa degli sviluppi parlamentari, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha sottolineato come il taglio al salario dei medici è una forma di responsabilizzazione. Lo sottolinea alle agenzie il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sottolineando come l’obiettivo del Governo sia abbattere la medicina difensiva, che costa 13 miliardi l’anno, cioè, spiega il ministro «200 euro a testa di tasse pagate in più annualmente da ogni cittadino. Una cifra che invece potrebbe essere reinvestita, ad esempio, in prevenzione». Sul fronte del salario dei medici il ministro precisa come la sanzione riguardi «il salario accessorio» e come si tratti «di una forma di responsabilizzazione che va a disincentivare l’abuso prescrittivo, che costa quelle cifre enormi». Lorenzin esclude categoricamente una «volontà persecutoria nei confronti dei medici» e auspica un confronto con le società scientifiche. «Bisogna fare le prestazioni giuste e si può intervenire su tutte le patologie, soprattutto le croniche. Bisogna ridurre ad esempio gli sprechi nella diagnostica estensiva e reinvestire sulla prevenzione». In merito ai 10 miliardi di tagli che continuano a imperversare nel dibattito, Lorenzin ribadisce come non si tratti di un «taglio», bensì «è il risparmio che possiamo ottenere in 5 anni applicando il Patto per la salute, con una riorganizzazione del sistema in termini di efficienza, controlli e verifiche». Una somma, aggiunge il ministro, da «reinvestire nella salute in settori come l’innovazione e la ricerca, il personale e l’accesso ai nuovi farmaci».

Marco Malagutti – Mercoledì, 29 Luglio 2015 – Doctor33

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