GSK extension. Stabilization of Siena and Rosia workers. Union agreement without Filctem CGIL

E’ da aprile che si è aperto il tavolo di discussione, dopo la pausa estiva e il nuovo decreto legge dignità, in cui rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil cercano di dare forma ad un nuovo accordo che stabilizzi una parte dei lavoratori.


Femca Cisl: “I contenuti dell’accordo non alimentano il precariato, ma anzi sono tutti migliorativi”

Si è concluso nel tardo pomeriggio del 4 dicembre il lungo confronto che ha portato alla firma di un importante Accordo per la gestione delle diverse tipologie contrattuali in GSK, accordo che ha visto la firma di tutta la delegazione sindacale ad eccezione della Filctem Cgil che non ha partecipato agli ultimi incontri.

In sintesi i punti salienti che l’Accordo prevede:
·         il contratto a tempo indeterminato GSK è il riferimento prevalente affiancando ad esso forme di flessibilità utili a rispondere alle richieste di mercato;
·         la percentuale di lavoratori in staff leasing (somministrazione a tempo indeterminato) viene innalzata al 15% ed è estesa a tutte le aree aziendali (per Legge questa tipologia può arrivare al 20%);
·         la somministrazione a tempo determinato viene definita al 14% (più bassa di quanto il Contratto Nazionale consentirebbe e cioè il 18%);
·         il contratto a tempo determinato GSK, finora poco utilizzato ma vera novità dell’accordo, diventa lo strumento prevalente rispetto alla somministrazione e sarà possibile applicarlo per il 12% nell’anno 2019 e il 14% nell’anno 2020 (per Legge si può arrivare al 20%);
·         sono stati modificati i precedenti criteri per la definizione delle graduatorie, utili per le future conversioni in GSK dei somministrati e/o tempi determinati, dando maggiore peso all’anzianità di servizio (55%) e tenendo conto per il 45% rimanente delle performance degli ultimi tre anni;
·         viene costituito l’Osservatorio Aziendale (Art. 46 del CCNL) bilaterale e paritetico con l’Azienda che avrà il compito, attraverso incontri trimestrali, di monitorare e correggere eventuali anomalie nell’applicazione dell’accordo;
·         verranno assunti da gennaio a maggio 2019 in GSK 40 dipendenti e per oltre la metà, 24, varranno i criteri concordati delle nuove              graduatorie (maggior valore all’anzianità). Le nuove risorse andranno ad aggiungersi ad altri 180 lavoratori che saranno stabilizzati entro i prossimi mesi.

Dichiarazione del Segretario Femca Cisl Gian Luca Fè: “L’accordo è stato il risultato di un confronto complicato in cui responsabilmente noi, come del resto la componente Uiltec e la delegazione aziendale, non ci siamo mai sottratti ed è inspiegabile come non tutta la delegazione sindacale abbia contribuito a tenere in vita un confronto che pochi mesi fa sembrava non partisse nemmeno. La Filctem Cgil ha scelto di rinunciare, ma ciò non ha consentito di gettare al vento un lavoro che senza giri di parole potrà dare stabilità a tante persone e un futuro più stabile al sito GSK di Siena e Rosia. I contenuti dell’accordo non alimentano il precariato, ma anzi sono tutti migliorativi della Legge e del Contratto Nazionale e quindi siamo fiduciosi che nelle assemblee odierne (5 dicembre) i lavoratori apprezzino il buon lavoro. Infine mi preme sottolineare due dati inequivocabili: grazie a questo accordo nei prossimi mesi verranno stabilizzati 170 -180 lavoratori (tra GSK e Staff Leasing) e nei 7 anni da cui è presente lo Staff Leasing ben 600 lavoratori sono passati da questa tipologia contrattuale al contratto a tempo indeterminato GSK. Pertanto a chi ci accusa di aver aumentato i precari noi rispondiamo con i fatti, nessun braccio di ferro e niente chiacchiere!”

Radio Siena TV – 5 dicembre 2018


Filctem Cgil proclama lo stato di agitazione

Proclamato lo stato di agitazione di tutti i dipendenti proclamato da Filctem Cgil. Succede alla Gsk di Siena e Rosia che sottolinea come questo avvenga proprio «,mentre i vertici ostentano una simulata soddisfazione per l’accordo raggiunto con la complicità di Cisl e Uil». «L’intesa infatti, diversamente da quanto gli intimi cofirmatari si illudevano di registrare, non ha di certo convinto i numerosi lavoratori confluiti nelle assemblee di mercoledì – si legge in una nota di Cgil Siena – , i quali, mentre GSK si prodigava nel diffondere tramite la propria intranet messaggi di magnificenza sul risultato ottenuto, non hanno fatto mancare i loro interventi critici nei confronti di CISL e UIL di categoria, rei di aver assecondato l’azienda nel palese intento di dividere il fronte sindacale. Tra l’altro l’ipotesi di accordo è perfino illegittima, perché non convalidata dalla maggioranza della RSU come richiesto dagli accordi nazionali sulla materia».

«Sorpresi dall’ingenuità delle altre sigle» «Se da una parte è condannabile l’atteggiamento messo in atto dalla Direzione GSK che ha fatto di tutto pur di evitare un proseguo delle trattative con il Sindacato ritenuto scomodo – prosegue la nota Cgil -, dall’altra ci sorprende ancor di più l’ingenuità delle altre sigle, che lusingate dalla considerazione a loro rivolta da parte aziendale forse non si sono rese conto di quanto siano state raggirate. Spacciare 40 trasformazioni da somministrati a dipendenti GSK nei prossimi 6 mesi come risultato della trattativa, altro non è che un inganno: chi decide se assumere o meno è soltanto l’azienda e se GSK provvederà in tal senso è perché al momento è così che ha deciso, e non di certo per le lotte e i pugni sbattuti (quando mai!) sul tavolo di trattativa dai valorosi sindacalisti firmatari del pseudo accordo. Che dire poi dei potenziali 100 lavoratori che da affittati a termine si ritroveranno affittati a tempo indeterminato? Certo, nella logica imperante del meno peggio, o del meglio poco che niente, anche questo può essere venduto come un risultato, ma il vero problema è che è stata persa un’occasione per regolamentare nel lungo periodo l’utilizzo, oggi distorto, del personale non dipendente. In assenza di segnali di apertura e disponibilità ad un nuovo confronto da parte di GSK, nei prossimi giorni ci vedremo costretti a mettere in atto tutta una serie di azioni e iniziative di protesta, fino a portare le nostre istanze ai massimi livelli istituzionali e di informazione».

agenzia impress – 6 dicembre 2018

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