We receive and publish.
L’Autore vuole fornire questo contributo come aggiornamento e riflessione sullo scenario che si sta delineando a Nerviano dopo la cessazione della procedura di licenziamento collettivo in NMS.
L’obiettivo dell’articolo, continua l’Autore, è offrire una lettura chiara e documentata delle prospettive industriali del polo, distinguendo tra il futuro della ricerca (NMS) e quello della produzione (NerPharMa), tema centrale anche per il valore del lavoro, del know-how e della filiera farmaceutica italiana.
Nerviano tra due strade: ricerca e produzione verso proprietari diversi?
NMS, NerPharMa e lo scenario che emerge dopo lo stop ai licenziamenti
Le notizie emerse negli ultimi giorni sulla vertenza NMS di Nerviano – confermate da comunicazioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dalle organizzazioni sindacali e dalla stampa nazionale e locale –
Lo stop alla procedura di licenziamento collettivo per i ricercatori di Nerviano Medical Sciences rappresenta senza dubbio un segnale positivo. Tuttavia, l’analisi dei contenuti ufficiali porta a una conclusione rilevante: l’interesse del nuovo soggetto industriale sembra riguardare principalmente il ramo ricerca (NMS), e non l’intero perimetro del gruppo.
Due percorsi distinti
Per NMS – Ricerca (R&D)
Lo scenario oggi più accreditato è l’ingresso di un gruppo industriale estero, quotato in Borsa, interessato alla reindustrializzazione del polo di ricerca oncologica di Nerviano.
Questo ha consentito:
- la cessazione della procedura di licenziamento;
- l’apertura di una fase di transizione, anche tramite ammortizzatori sociali;
- la prospettiva di mantenere il patrimonio scientifico e professionale in un contesto industriale strutturato.
In questo quadro, NMS diventerebbe parte di una realtà internazionale focalizzata su ricerca e sviluppo.
Per NerPharMa – Produzione
Diversa e tuttora incerta è la situazione di NerPharMa, il sito produttivo del gruppo.
Ad oggi non risulta alcuna comunicazione ufficiale che includa NerPharMa nella stessa operazione di acquisizione che riguarda NMS.
Il futuro della produzione resta quindi legato a:
- l’esito e il consolidamento delle verifiche regolatorie (FDA e AIFA);
- le decisioni strategiche della proprietà attuale;
- una possibile cessione separata a un soggetto industriale distinto (CDMO, big pharma o altro).
L’ipotesi di integrazione verticale
Un’acquisizione unitaria di ricerca e produzione, capace di integrare l’intera filiera all’interno dello stesso campus, avrebbe certamente una sua logica industriale.
In assenza di riferimenti espliciti a un’acquisizione complessiva dell’intero gruppo NMS, è corretto – e responsabile – ragionare su due traiettorie distinte.
Una questione industriale, non solo occupazionale
La vicenda di Nerviano conferma un tema più ampio: la tenuta della ricerca e della produzione farmaceutica non può essere affidata esclusivamente a logiche finanziarie di breve periodo.
Servono piani industriali chiari, investimenti strutturali, responsabilità manageriale e trasparenza.
Per i lavoratori, la salvaguardia dell’occupazione passa inevitabilmente dalla qualità dei processi, dalla solidità regolatoria e dalla valorizzazione del lavoro quotidiano che tiene in piedi siti produttivi e centri di ricerca di rilevanza nazionale.
Bruno Pepi
RSA AllCa CUB – NerPharMa
