Scotti (Fimmg): in 2026 15 million without a doctor

FIMMG Congress, Scotti: The risk? 15 million without a doctor in 2026 and abandonment of the suburbs

Publication date : 05/10/2017 – Fimmg Fonte Adnkronos

Il futuro dell’assistenza sul territorio, da sempre sbandierata come cardine di una sanità in grado di dare risposte concrete ai cittadini, rischia di essere tetro. «Il pericolo è che le cure primarie possano concentrarsi solo nelle metropoli, con l’abbandono delle periferie e dei piccoli paesi. I numeri parlano chiaro. Nel 2026 potrebbero essere 15 milioni gli italiani senza medico di famiglia due to the lack of general practitioners, who have not been trained in sufficient numbers to cope with the generational turnover".

Lo ha spiegato Silvestro Scotti che ieri nella sua relazione al 74° Congresso nazionale FIMMG ha dedicato ampio spazio al tema, centrale per la professione e trasversale agli altri punti della relazione. Come il cambiamento demografico e lo ‘tsunamì della cronicità, in cui la presa in carico sul territorio dei pazienti è fondamentale, in termini di salute ma anche di economia. Così come è importante garantire il ricambio generazionale per altri temi anche più sindacali. «La nuova convenzione – ha detto Scotti all’Adnkronos Salute – sarà probabilmente molto performante.

Ma rischiamo di non avere gli uomini per applicarla». Qualcuno pensa, aggiunge Scotti «che la gestione delle cure primarie di 15.000.000 di Italiani possa essere risolta centralizzando l’offerta. Nothing more fake. It would be enough to consider that the metropolitan areas of 14 Italian cities alone welcome 21,000,000 citizens in just over 10% of the surface of the Italian territory to understand that in the remaining 90% (270,000 km2) the remaining half of Italian citizens will not have territorial health references, having already today a welfare offer with distant and not easily accessible structures».

«Non comprendere che quel medico di famiglia di quel paesino, di quei cittadini, di quegli anziani, di quegli ammalati è presidio sanitario indispensabile, significa, come già detto, perseguire la scomparsa del Servizio sanitario nazionale. Diciamola più chiara, diamo i numeri se non li stiamo già dando: un medico di famiglia ogni 90 Kmq è un’offerta di cure primarie? Con i numeri minimi previsti, creare un’Aft (aggregazioni funzionali territoriali, forme organizzative monoprofessionali della medicina di famiglia) ogni 900 Kmq è un’offerta di cure primarie?», si chiede.

«If we then consider in similar territories at least 2 Aft converging in a complex primary care unit (Uccp, multi-professional aggregation), we are talking about greater than or equal to the surface area of the 40% of the Italian provinces. We are talking about the future but, to be honest and thinking in terms of programming, the problem is already present», he concluded.

Related news: Report by the National Secretary General Silvestro Scotti

Exit mobile version