Farmaceutica: Cina mette sotto accusa Gfk per corruzione

(AGI/REUTERS) – Pechino, 11 lug. – Il ministero degli Interni cinese fa sapere che alcuni executive del colosso farmaceutico britannico GlaxoSmithKline (Gfk) avrebbero confessato di aver pagato tangenti e violato la legge. Le tangenti sarebbero state offerte dal gruppo britannico a ospedali, associazioni di medici e dottori per promuovere le vendite aumentare i prezzi dei farmaci. GSK, come si legge in un comunicato del ministero, avrebbe falsificato le ricette mediche e violato alcune non meglio specificate leggi del paese asiatico.

   Il comunicato non rivela il numero degli executive implicati nel caso e la societa’ britannica, in risposta alle accuse del governo di Pechino, fa sapere di essere pronta a collaborare con le autorita’ cinesi. Negli ultimi mesi il governo di Pechino ha intensificato la sua offensiva nei confronti di diverse aziende straniere su prezzi, controlli di qualita’ e diritti dei consumatori. L’accusa di corruzione rivolta ai manager di GFK e’ pero’ la piu’ grave da tre anni a questa parte e cioe’ dall’offensiva scatenata contro il colosso minerario Rio Tinto, che ha portato all’incarcerazione di 4 dirigenti di origine australiana. (AGI) .

  

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