FARMACI

Una secca bocciatura per l’obbligo di prescrizione per principio attivo e per la sostituibilità del farmaco da parte del farmacista. Pollice verso, poi, anche per gli accordi con Asl o Regioni sul contenimento della spesa farmaceutica in barba all’appropriatezza e per il prezzo di riferimento. Dal Consiglio nazionale della Fimmg è arrivata una forte sconfessione delle scelte adottate dalle Regioni sul fronte della spesa farmaceutica. Nella delibera sulla politica del farmaco, approvata dal Consiglio nazionale, i Mmg rimarcano che la responsabilità della prescrizione ricade interamente sul medico di base. A finire nel mirino una serie di misure: l’obbligo di prescrizione per principio attivo; il prezzo di riferimento o la sostituibilità del prodotto da parte del farmacista senza autorizzazione del medico e in assenza di liste di bioequivalenza che tengano anche conto delle caratteristiche dei dispositivi necessari per la somministrazione. E ancora, bocciati gli accordi che prevedono incentivi economici per il contenimento della spesa farmaceutica tout-court. Come pure le norme che prevedono sanzioni in caso di sfondamento di tetti di spesa o di mancato rispetto di profili prescrittivi, in assenza di una valutazione della complessità clinica dei pazienti. Secco no, infine, alle misure che prevedono l’obbligo di indicare nella ricetta medica diagnosi e codice di patologia. Mentre i Mmg promuovono la prescrizione dei farmaci a brevetto scaduto che rappresentano «una risorsa per la razionalizzazione della spesa farmaceutica». 

Il Sole 24 Ore Sanita’ del 23/12/2008  N. 50 – 23-29 DICEMBRE 2008  p. 24  

af

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