Ferentino. Sciopero alla Biomedica Foscama a rischio di chiusura. L’appello dei lavoratori

Lavoratori in agitazione alla Biomedica Foscama di Ferentino. Ieri hanno scioperato stazionando davanti ai cancelli della nota industria farmaceutica e lunedì non si sa se incroceranno le braccia.

TG24 – 28 luglio 2018

E’ certo che i circa 90 dipendenti non si sentono tranquilli, lo si intuisce anche da alcune loro riflessioni. Hanno spiegato dopo un’assemblea all’esterno dell’industria: “Settant’anni e più di storia di una prestigiosa azienda farmaceutica italiana rischiano di essere cancellati per sempre, lasciando i pazienti di aree terapeutiche importanti senza un supporto essenziale alle loro terapie. Inoltre circa 90 famiglie rischiano di aggiungersi alla lunga lista di coloro che perdono il lavoro. La Biomedica Foscamadi Ferentino, anche se in gestione fallimentare, ha continuato ad operare fino ad oggi grazie alla forza dei suoi prodotti e delle maestranze. L’azienda ha tanto mercato, le commesse nazionali e internazionali sono in crescita, ma i problemi finanziari degli ultimi anni impediscono l’acquisto di materie prime per la produzione”. Non poteva mancare il loro appello agli enti preposti affinchè venga scongiurata la chiusura dell’azienda.

Red Fer

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L’APPELLO DEI LAVORATORI

“Oltre 70 anni di storia di una prestigiosa azienda farmaceutica italiana rischiano di essere cancellati per sempre, lasciando i pazienti di importanti aree terapeutiche senza un supporto essenziale alle loro terapie. Inoltre, circa 90 famiglie stanno per aggiungersi alla lunga lista di quanti perdono il lavoro e non lo troveranno più”.

Lo affermano in una nota diffusa oggi i lavoratori della Biomedica Foscama di Ferentino, che lanciano così un accorato appello alle istituzioni preposte. “Infatti – continuano -, nonostante sia in gestione fallimentare, l’industria ferentinate ha continuato a operare fino ad oggi grazie alla forza dei suoi prodotti e delle sue maestranze. L’azienda è un polo unico nel suo genere, poiché è specializzata nella fabbricazione di prodotti sterili iniettabili per la terapia di supporto oncologica, le malattie neuro-degenerative, la disintossicazione epatica e la nutrizione parenterale dei malati.

L’affitto del ramo d’azienda a una società romana è scaduto da due anni e la stessa affittuaria è ora in una profonda situazione di crisi. L’azienda ha tanto mercato, le commesse nazionali e internazionali sono in crescita, ma i problemi finanziari di questo ultimo periodo impediscono l’acquisto di materie prime destinate alla produzione”.

“Siamo di fronte a una situazione ai limiti del paradosso – conclude il documento dei dipendenti – in cui c’è un mercato florido, i pazienti hanno bisogno dei farmaci prodotti, i dipendenti hanno competenze e voglia di risorgere ma tutto si scontra con logiche di gestione discutibili, lentezze decisionali, difficoltà di gestione dell’emergenza. Il salvataggio della Biomedica Foscama di Ferentino e il conseguente rilancio industriale del sito è ancora possibile ma bisogna intervenire con la massima urgenza, anche perché potrebbero esserci industriali seri, interessati all’investimento per il rilancio. Le autorità preposte devono dare maggiore velocità alla propria azione, perché non si verifichi la chiusura dell’azienda”.

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