Ferrara. “Il ministero non chiarisce, io non inietto più il vaccino”. i casi sospetti salgono a 12. Polemica tra il ministro e le Regioni

Di Lascio (Ordine dei medici): le Regioni stanno procedendo in ordine sparso, tutti è lasciato nelle nostre mani

29 novembre 2014 – a Nuova Ferrara

Bruno Di Lascio”Io da lunedì non somministrerò più vaccini finché la situazione non sarà chiara». Lo ha deciso il presidente dell’Ordine dei Medici di Ferrara, Bruno di Lascio, dopo le morti sospette e il blocco di alcuni lotti di farmaco in alcune regioni. «Il Ministero si assuma la responsabilità», non stia «a guardare in nome della discrezionalità concessa alle Regioni: alcune, come il Lazio, hanno bloccato i vaccini, mentre altre, come l’Emilia-Romagna, ora permettono la continuità, lasciando tutto nelle nostre mani”.

“La preoccupazione dei medici sta ormai superando quella dei pazienti», sottolinea Di Lascio: «Noi non possiamo assumerci questa responsabilità. Soprattutto considerando il fatto che da un lotto isolato, anche geograficamente, da cui è partita questa incresciosa vicenda, si è passati a più lotti. Un conto è evitare l’allarmismo, un conto è mettere noi professionisti nelle condizioni di prendere decisioni senza avere un adeguato supporto di informazione”.

“Tutto ciò comporterà conseguenze – concluderà Di Lascio – Sia in termini di credibilità, sia, soprattutto, di salute. Perchè c’è chi del vaccino ha bisogno per vivere. E pensare che rinunci a farlo, per il timore legittimo di morire, è contro ogni forma di etica. Il Ministero se ne assuma la responsabilità”.

 

Vaccini, i casi sospetti salgono a 12. Polemica tra il ministro e le Regioni

Lorenzin: «Primi test escludono correlazione tra decessi e vaccino. Carenza nella segnalazione al dicastero». La replica delle Regioni: «Vigilanza tempestiva»

di Redazione Salute Online – CORRIERE DELLA SERA 

Cresce l’allarme sui decessi potenzialmente legati al vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis, bloccato dall’Agenzia del Farmaco (Aifa) giovedì. I casi non riguardano più solo i lotti ritirati e nemmeno più solo il Fluad: sono 12 le morti sospette in 6 regioni, 2 lotti di vaccini sono stati bloccati in 12 regioni, 4 inchieste aperte (a Siena, Siracusa, Prato e Chieti). L’emergenza innesca anche una polemica tra ministero e Regioni sulle segnalazioni.

Lorenzin: «Primi test negativi»

Per la prima volta intanto dall’inizio delle segnalazioni ha parlato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: «Non bisogna cadere nella paura delle vaccinazioni», ha detto alla Camera, «ci vuole molta lucidità e rigore in questa vicenda. Noi saremo severi, ma la psicosi potrebbe portare gravi danni alla salute pubblica». E ha ricordato che l’anno scorso sono morte 8 mila persone non vaccinate per colpa dell’influenza. In un’intervista a Sky Tg24 ha poi dato l’esito dei primi controlli: « I primi risultati dei test che si stanno effettuando sui lotti sequestrati stanno dando esito negativo e non evidenziano una correlazione tra le morti sospette e i vaccini antinfluenzali assunti». Lorenzin innesca tuttavia una polemica con le Regioni: «Sono responsabili della vigilanza dell’applicazione dei vaccini e devono informare tempestivamente sugli effetti delle vaccinazioni. C’è stata in questo caso una carenza da parte delle regioni molto forte . Dal primo caso avvenuto il 7 novembre c’è stato un ritardo di 15 giorni».

Le Regioni

Dalla Liguria e dalla Toscana arriva una risposta immediata al ministro. «La segnalazione dei casi avviene immediatamente – replica l’assessore alla Sanità della Regione Liguria, Claudio Montaldo – Se c’è qualche Regione che ha agito con ritardo il ministro ne faccia il nome. Io personalmente sono stanco di sentir fare sempre il nome delle Regioni come pungiball». « «Dei 4 casi accaduti in Toscana – precisa l’assessore della Regione Toscana alla Salute, Luigi Marroni – due mortali e due seguiti da ricovero, ho verificato io stesso i tempi di segnalazione. Non so a chi o a cosa il ministro Lorenzin faccia riferimento. La segnalazione, da parte della Toscana, è stata in tempo reale»

Nuovi casi sospetti

I nuovi casi di decessi sospetti sono in Abruzzo: un uomo di 89 anni è morto in casa a Francavilla al Mare (Chieti). Dalle prime informazioni si sarebbe vaccinato lo scorso martedì forse proprio con il Fluad. L’altro caso nell’area frentana, vicino Lanciano (Chieti), è sempre un anziano. Nel cuneese un uomo di 68 anni è morto dopo la somministrazione dell’Agrippal, un vaccino antinfluenzale prodotto sempre dalla Novartis ma diverso da quello ritirato. Il caso è stato segnalato per precauzione dal medico di base della vittima alla Regione Piemonte e all’autorità giudiziaria. L’uomo, vaccinato giovedì, era da tempo in cura per problemi circolatori e di pressione alta. Sarebbe morto a causa di una aritmia cardiaca. Sono in tutto 12 le segnalazioni di morti sospette per l’uso del vaccino Fluad della Novartis. Oltre ai casi abruzzesi e quello di Cuneo, l’Aifa ha ricevuto venerdì otto segnalazioni che si sono aggiunte alle prime di giovedì. Ai casi registrati in Sicilia (2), Molise, Puglia (2), Toscana, Emilia Romagna (2) si aggiungono 2 decessi sospetti in Lombardia e uno solo nel Lazio.

1500 il numero verde del ministero

Il Ministero della Salute ha attivato un numero verde, il 1500, che fornirà informazioni sui vaccini antinfluenzali e su Ebola. I controlli intanto continuano a ritmo serrato, l’Agenzia del Farmaco spiega che non è possibile affermare che vi sia una relazione diretta tra le morti e la somministrazione del Fluad. Il direttore dell’Aifa, Luca Pani, ha dichiarato: «Mi aspetto un numero alto di segnalazioni, anche per l’esposizione mediatica». «Non c’è una relazione diretta fra la somministrazione del vaccino e le morti» ma «c’è una concordanza sospetta», ha concluso.

L’agenzia europea: «Nessuna evidenza di nesso di causalità»

Intanto anche l’agenzia europea del farmaco Ema ha aperto un’indagine e fa sapere che «non c’è finora nessuna evidenza a suggerire un nesso di causalità tra il vaccino e gli eventi avversi riportati». «La sospensione è precauzionale – continua la nota dell’agenzia – , i test sui lotti sono in corso e vi è un’analisi dettagliata delle relazioni che arrivano dall’Italia». «Le dosi di Fluad attualmente distribuite nel nostro Paese sono 3,5 milioni – ha aggiunto il direttore dell’Aifa Luca Pani – e anche assumendo che ne siano state usate solo 1 milione, i numeri confermano che non dovrebbe trattarsi di un problema nel processo produttivo o di contaminazione del vaccino»: l’azienda- ha aggiunto- «dovrà fornire entro lunedì prossimo alle 13 una relazione di aggiornamento su tutti i controlli di qualità ripetuti sui lotti sequestrati e una valutazione clinica dei possibili rapporti causa-effetto».

«Ogni giorno in Italia muoiono 800 anziani vaccinati»

Ogni giorno, secondo le statistiche, muoiono 800 anziani che si sono vaccinati per l’influenza, ma non c’è alcuna correlazione tra il vaccino e i decessi. Lo ha detto Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg) da Firenze, dove si è svolto il congresso della Società. «I dati dell’Istat dicono che ogni giorno in Italia muoiono circa 1800 persone. La maggior parte dei decessi, circa 1600 al giorno, avviene in persone anziane. Quindi ogni giorno muoiono circa 800 persone che si sono vaccinate. Non vi è alcuna correlazione tra la somministrazione del vaccino ed i decessi. Salvo circostanze eccezionali, tutte da dimostrare, le cause della morte sono le solite: cancro, malattie cardiovascolari, respiratorie etc.».

Codacons: esposto contro l’Aifa

Il Codacons ha annunciato un esposto alla procura di Roma contro l’Aifa per «omissione di atti d’ufficio» in relazione a quanto denunciato dalla Regione Lazio, secondo la quale l’Agenzia del farmaco non avrebbe fornito informazioni all’amministrazione sull’allarme vaccini. «Ciò che si sta registrando in Italia è un vero e proprio caos – denuncia il presidente dell’associazione di consumatori, Carlo Rienzi – le Regioni si muovono in ordine sparso e manca un coordinamento nazionale in grado di offrire precise tutele ai cittadini».

Blitz dei Nas e sequestri

Il vaccino sotto accusa viene prodotto negli stabilimenti di Siena dellaNovartis Vaccines and Diagnostic srl: uno nella città del Palio e l’altro nella vicina Rosia. Sabato i carabinieri del Nas di Firenze si sono presentati nella sede della Novartis a Rosia per sequestrare eventuali giacenze dei due lotti di vaccino ritirati, che non sarebbero state trovate. E la procura di Prato, la città toscana dove si è verificato uno dei decessi, ha disposto la riesumazione della salma e, soprattutto, il sequestro su tutto il territorio nazionale di uno dei lotti di Fluad del quale la Novartis aveva disposto il blocco.

29 novembre 2014
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