IPERTENSIONE VIA AI CORSI DI PREVENZIONE

Parte dal Cardarelli di Napoli un progetto per combattere l’ipertensione arteriosa. L’iniziativa «Dieciannidivitainpiù» coinvolgerà 3750 pazienti e si avvarrà di un contributo dell’Aifa di 180 mila euro. La campagna di prevenzione ed educazione terapeutica durerà 18 mesi e prevede la partecipazione di 250 medici di famiglia. Il progetto è stato presentato dal Direttore generale dell’ospedale napoletano, Enrico Iovino e, tra gli altri, dagli specialisti del Cardarelli Maria D’Avino, responsabile del Centro per la diagnosi e terapia dell’ipertensione arteriosa e Domenico Caruso, primario della Medicina interna. «È un progetto – ha detto Iovino – che prevede una stretta collaborazione tra Cardarelli e medici di famiglia». al.gr.

Il Mattino del 27/02/2009  ed. NAZIONALE  p. 42

«Dieciannidivitainpiù», Sannio polo della prevenzione

Ipertensione, la sanità beneventana si accredita come polo d’eccellenza per la prevenzione grazie al programma terapeutico «Dieciannidivitainpiù», presentato ufficialmente ieri al "Cardarelli" di Napoli ma di fatto già operativo dal 2007 nel capoluogo sannita, dove sono stati coinvolti ben 660 pazienti, tutti ultracinquantacinquenni. Il programma mira ad allungare e migliorare le prospettive di vita dei pazienti ipertesi, rendendoli consapevoli del ruolo di un corretto stile di vita. Lo finanzierà con 180.000 euro l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco). Partito in fase preliminare già dal 2004, nel 2006 il progetto è stato testato su un campione di pazienti tunisini nell’ambito dell’attività di cooperazione internazionale tra l’ospedale Cardarelli e il Charles Nicolle di Tunisi. Poi, «nel 2007 – ha spiegato Enrico Iovino, direttore generale del Cardarelli – grazie al finanziamento e alla disponibilità dell’Ordine dei medici di Benevento, della cooperativa Sannium Medica, della cooperativa Ippocrate, Medical 2000 e dell’Uods di malattie metaboliche dell’ospedale "Rummo" di Benevento, l’esperienza è stata trasferita dall’ospedale al territorio». I risultati ottenuti con i pazienti sanniti, ha spiegato la dottoressa Marinella D’Avino, «hanno consentito di perfezionare il progetto che si articola in diverse fasi. Abbiamo notato che per i pazienti che fanno parte dei cosiddetti gruppi d’intervento, quelli cioè che fanno incontri periodici, la spesa farmaceutica in media è calata di 3 euro al mese. Per i pazienti del gruppo detto di controllo, solo sotto controllo farmaceutico, la spesa è calata di 1 euro».

Il Mattino del 27/02/2009  ed. BENEVENTO  p. 33

AF

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