ISTAT. Nuovo crollo a gennaio fatturato e ordinativi nell’industria farmaceutica

A gennaio si stima che il fatturato dell’industria aumenti in termini congiunturali del 3,1%. Nella media degli ultimi tre mesi, sui precedenti tre, l’indice complessivo mostra comunque un calo dell’1,8%. Anche gli ordinativi registrano una crescita congiunturale dell’1,8% rispetto al mese precedente, mentre nella media degli ultimi tre mesi si rileva anche in questo caso una riduzione rispetto ai tre mesi precedenti (-2,1%).

L’incremento congiunturale del fatturato riguarda sia il mercato interno (+2,3%) sia, in misura più accentuata, quello estero (+4,5%). La crescita degli ordinativi è la sintesi di una flessione delle commesse provenienti dal mercato interno (-1,1%) e di un marcato aumento di quelle provenienti dall’estero (+6,0%).

Tutti i raggruppamenti principali di industrie segnano una variazione congiunturale positiva: +4,6% l’energia, +4,1% i beni strumentali, +2,5% i beni intermedi e +2,4% i beni di consumo.

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22, come a gennaio 2018), il fatturato totale cresce in termini tendenziali dello 0,6%, con un calo dello 0,1% sul mercato interno e un incremento dell’1,9% su quello estero.

Con riferimento al comparto manifatturiero il fatturato corretto per gli effetti di calendario registra la crescita tendenziale maggiore nel settore dei macchinari e attrezzature (+8,8%) e la flessione più rilevante nell’industria farmaceutica (-13,8%).

L’indice grezzo degli ordinativi mostra un calo tendenziale dell’1,2%, derivante da diminuzioni sia per il mercato interno (-1,9%) sia, in misura meno rilevante, per quello estero (-0,2%). La crescita maggiore si registra per le industrie tessili (+5,4%), mentre la diminuzione più marcata si rileva nell’industria farmaceutica (-5,1%).

Comunicato ISTAT – 15 marzo 2019

Testo integrale e nota metodologica


Nota: Cosa stia accadendo alla farmaceutica non è facilmente comprensibile. Secondo alcuni osservatori, è un fenomeno legato alla stagionalità della domanda; secondo altri, le imprese sono impegnate nella trasformazione digitale legata alla serializzazione dei prodotti richiesta da una direttiva europea entrata in vigore il mese scorso. Lo si vede anche nell’indice grezzo degli ordinativi (che in generale mostra un calo tendenziale dell’1,2%, derivante da diminuzioni sia per il mercato interno pari al -1,9% sia, in misura meno rilevante, per quello estero pari al -0,2%): anche qui la diminuzione più marcata si rileva nell’industria farmaceutica (-5,1%)

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