ISTAT. A gennaio produzione industriale prodotti farmaceutici +12,7%

A gennaio 2017 l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisce, rispetto a dicembre 2016, del 2,3%. Nella media del trimestre novembre-gennaio l’indice aumenta dello 0,5% rispetto al trimestre immediatamente precedente.

Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio l’indice diminuisce in termini tendenziali dello 0,5% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 19 di gennaio 2016).

L’indice destagionalizzato mensile presenta una sola variazione congiunturale positiva nel comparto dell’energia (+3,1%); diminuiscono invece i beni strumentali (-5,3%), i beni intermedi (-3,4%) e i beni di consumo (-1,6%).

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a gennaio 2017, un aumento marcato nel comparto dell’energia (+14,4%); diminuzioni segnano invece i beni strumentali (-6,2%) e, in misura più lieve, i beni di consumo (-1,9%) e i beni intermedi (-1,4%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, a gennaio 2017 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+17,1%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+12,7%) e della fabbricazione di prodotti chimici (+2,1%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei comparti delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-9,5%), dell’industria del legno, della carta e stampa (-8,5%) e dell’attività estrattiva (-5,9%).

Testo integrale e nota metodologica

ISTAT – 13 marzo 2017

PRODUZIONE INDUSTRIALE

Produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici

Dati destagionalizzati

Gen 17 /Dic 16: +7,4 

Nov 16-Gen 17 /Ago16-Ott 16: +0,5

Dati corretti per gli effetti di calendario

Gen 17 /Gen 16: +12,7

Mercato farmacia, QuintilesIms: a gennaio +4% grazie alla stagionalità

Il mercato della farmacia comincia il 2017 con numeri di tutto rispetto, grazie a una stagionalità che però ha già oltrepassato la vetta e sta scollinando. E’ la fotografia che arriva dalle ultime rilevazioni di QuintilesIms, condotte sul suo campione continuativo e certificato di 8mila farmacie: a gennaio il canale ha fatto registrare un +4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, toccando così un fatturato di circa 2,15 miliardi di euro; mostrano il segno più quasi tutti i macrosegmenti del mercato: l’etico cresce del 5% (1,3miliardi), l’Otc di quasi l’11% (520 milioni), il comparto igiene e bellezza dell’1,7% (151 milioni) e il nutrizionale dell’1,6% (32 milioni). Mostra un segno meno, invece, il settore del parafarmaco, che arretra del 18,2% per fermarsi a 155 milioni.

Attenzione però a evitare facili entusiasmi: i dati d’inizio anno disegnano l’immagine di una farmacia che inizia con slancio il 2017 se il raffronto è sui dodici mesi; se invece l’analisi è mese su mese emerge un quadro ben diverso, con un gennaio che fa -3,8% rispetto a dicembre 2016. La causa va cercata principalmente nella stagionalità, che ha reso l’ultimo mese del 2016 il migliore per il mercato della farmacia da un anno e mezzo a questa parte. L’arretramento di gennaio nel raffronto mese su mese, dunque, dimostra che la stagionalità ha si è lasciata dietro una “coda” ancora ancora consistente a gennaio, ma la fase calante è già cominciata. I mesi che fanno da ponte tra inverno e primavera diranno con maggiore chiarezza che anno sarà questo per le farmacie.

(AS – Federfarma – 11/03/2017)

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