La giornata parlamentare dell’11 novembre 2020

La giornata parlamentare dell’11 Novembre 2020

Recovery Fund, è fumata bianca in Ue sul pacchetto da 1.800 mld

Prima fumata bianca dell’Europa sul Recovery Fund: il Consiglio europeo e il Parlamento hanno trovato un accordo politico, non solo sulle risorse dello strumento comunitario per la ripresa, ma anche sul budget pluriennale 2021-2027. Gli elementi principali dell’intesa riguardano il rinforzo mirato dei programmi decisi dall’Unione europea, un pacchetto da oltre 1.800 miliardi, che combina il prossimo quadro finanziario pluriennale (1.074,3 miliardi di euro) e lo strumento da 750 miliardi di euro Next Generation Eu, il programma che include il Recovery Fund. La concordia politica aumenta le probabilità che i fondi destinati alla ripresa siano erogati rapidamente, il 10% già nella primavera del 2021, ma resta l’incognita del voto dei singoli Stati membri, con Paesi come Ungheria e Polonia che potrebbero alzare un nuovo muro. L’accordo è stato raggiunto a seguito di “intense consultazioni” tra Parlamento e la Commissione in corso dalla fine di agosto, ricorda Bruxelles in una nota. Il pacchetto concordato tra Parlamento e Consiglio Ue comprende un rafforzamento mirato dei programmi dell’Ue, tra cui Orizzonte Europa, EU4Health ed Erasmus+, di 15 miliardi di euro attraverso mezzi aggiuntivi (12,5 miliardi di euro) e riallocazioni (2,5 miliardi di euro) nel corso del prossimo periodo finanziario, nel rispetto dei massimali di spesa stabiliti nelle conclusioni del Consiglio europeo del 17-21 luglio, maggiore flessibilità per consentire all’Ue di rispondere a esigenze impreviste e maggiore coinvolgimento dell’autorità di bilancio nel controllo delle entrate nell’ambito di Next Generation Eu.

Festeggiano i protagonisti delle istituzioni europee: “Ottimo lavoro del Parlamento europeo e del team di negoziati”, scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, aggiungendo che “l’Europa può cominciare a ricostruire da questa crisi”; “Fumata bianca per Recovery e Bilancio”, esulta il Commissario europeo Paolo Gentiloni; “I negoziati con il Parlamento hanno richiesto tempo, ma alla fine ci siamo riusciti: abbiamo raggiunto un accordo politico sugli ultimi dettagli del prossimo bilancio a lungo termine dell’Ue”, commenta Michael Clauss, rappresentante permanente della Germania presso l’Ue parlando di “un accordo ben equilibrato” che permette di “compiere i prossimi passi cruciali del processo: presentare le diverse parti del pacchetto agli Stati membri e al Parlamento per l’approvazione”. Proprio su questo ultimo punto potrebbe incepparsi il meccanismo europeo dello sblocco dei fondi per la ripresa, l’accordo deve infatti passare al vaglio dei singoli Stati membri, ma alcuni hanno già fatto presagire il loro veto, come l’Ungheria: il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha scritto una lettera al presidente del Consiglio europeo Charles Michel sostenendo che l’accordo sui fondi europei non soddisfa i requisiti espressi più volte dall’Ungheria in particolare sul compromesso trovato per quanto riguarda il legame tra il versamento dei finanziamenti e il rispetto dello stato di diritto. Sulla stessa linea la Polonia. La partita resta dunque aperta.

È corsa contro tempo per evitare un lockdown nazionale

Per ora nessun lockdown nazionale ma il timore tra i virologi e all’interno del Governo è che, pian piano, tutte le Regioni possano scivolare nella zona rossa. È una corsa contro il tempo quella dell’esecutivo per evitare una chiusura generalizzata; a frenare su un’accelerazione in questa direzione non è solo il premier ma anche Pd, Iv e il Movimento 5 stelle. L’obiettivo è evitare un nuovo Dpcm e attendere almeno 7-10 giorni per capire l’evolversi del quadro sanitario; al momento quindi resta valido lo schema del Dpcm che prevede un metodo rigoroso e scientifico, basato sui dati che arrivano dalle Regioni, e misure mirate. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i Ministri confidano che tra qualche giorno si possano registrare gli effetti dei provvedimenti presi: l’auspicio è che la curva possa raffreddarsi per evitare che il sistema sanitario vada sempre più in sofferenza. Ma anche il bollettino di ieri riscontra un peggioramento della situazione; per questo motivo nelle forze di governo non si esclude alcuna ipotesi, neanche quella di una stretta sulla scuola e sui trasporti: “I ricoveri e le terapie intensive sono vicini a un livello critico”, è l’allarme del presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. Intanto oggi Abruzzo, Basilicata, Liguria e Toscana entrano nella fascia arancione, al pari di Sicilia e Puglia. La provincia di Bolzano passa alla zona rossa insieme a Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.

È scattata l’allerta per Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto dove sono previste misure più restrittive. Per la Campania il Ministro della Salute Roberto Speranza si è preso qualche ora in più per valutare i dati, anche sulla base dei report degli ispettori. “Sulla base dell’ultimo monitoraggio ci sono 4 regioni che vanno verso un rischio alto e nelle quali è opportuno anticipare” la stretta, ha detto ancora Brusaferro. I governatori Stefano Bonaccini, Massimiliano Fedriga e Luca Zaia sono in contatto per emanare un’ordinanza comune, con decisioni che potrebbero riguardare i trasporti locali e gli assembramenti. Con l’obiettivo di incrementare i controlli si è mosso il Viminale che ha chiesto ai prefetti di convocare i Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica. Allo stesso tempo il Governo è al lavoro per allargare la platea delle categorie che saranno colpite dalle chiusure. Si valuta inoltre la possibilità di un nuovo scostamento di bilancio in tempi rapidi, ovvero prima del via libera del Parlamento alla manovra economica: l’ipotesi è emersa durante una riunione in video collegamento alla quale hanno partecipato il ministro Roberto Gualtieri e rappresentanti della maggioranza. Il Governo rifinanzierà in manovra le misure di liquidità ed è al lavoro per mettere a punto un pacchetto di misure a sostegno delle imprese.

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 11.30 per l’esame del decreto per la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà il confronto sul decreto per la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 ed esaminerà il ddl sull’istituzione della giornata nazionale delle vittime da COVID-19. La Bilancio, in sede riunita con la Finanze, esaminerà il decreto per la tutela della salute e le misure di sostegno economico connesse all’emergenza COVID, il cosiddetto decreto ristoro. La Lavori Pubblici si confronterà sul disegno di legge per la trasparenza delle tariffe e dei prezzi applicati dagli operatori dei servizi di telefonia mobile. La Agricoltura esaminerà il ddl, già approvato dalla Camera, sull’agricoltura con metodo biologico e l’Atto UE sulla produzione biologica, il ddl per la limitazione alla vendita sottocosto di prodotti agricoli e divieto di aste a doppio ribasso e dibatterà sull’affare assegnato relativo alle problematiche riguardanti gli aspetti di mercato e tossicologici della filiera del grano duro. A seguire effettuerà delle audizioni sull’ affare assegnato sulle problematiche inerenti alla crisi delle filiere agricole causate dall’emergenza da COVID-19, alcune sull’affare assegnato sui danni causati all’agricoltura dall’eccessiva presenza della fauna.

La Attività produttive svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’affare assegnato sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio. Esaminerà poi lo schema di decreto legislativo sulle per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas e quello che stabilisce gli obblighi di dovere e di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dell’Unione di stagno, tantalio e tungsteno, dei loro minerali, e di oro, originari di zone di conflitto o ad alto rischio. La Sanità esaminerà le proposte per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul SSN.

La Territorio ascolterà, domani alle 14.00, il Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli sugli aspetti d’interesse della Commissione relativi all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e si confronterà sulla cosiddetta legge salva mare. Infine, la Politiche dell’Ue ascolterà il Direttore generale dell’Agenzia per la coesione territoriale Massimo Sabatini sull’affare assegnato sull’utilizzo dei fondi strutturali e d’investimento europei e sulla capacità di spesa e raggiungimento degli obiettivi.

L’Aula della Camera

Nella giornata di oggi e per tutto il resto di questa settimana l’Aula della Camera non esaminerà provvedimenti. Come di consueto, però, oggi alle 15.00 discuterà le interrogazioni a risposta immediata.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà lo schema di decreto ministeriale per il riparto dei contributi in favore delle associazioni combattentistiche vigilate dal Ministero dell’interno. La Giustizia riprenderà le audizioni nell’ambito dell’esame del disegno di legge di delega al Governo per l’efficienza del processo penale e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le Corti d’appello. Con la Finanze riprenderà la discussione sull’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi. L’Esteri, con la Affari Sociali si confronterà sulla costituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause dello scoppio della pandemia di SARS-CoV-2 e sulla congruità delle misure adottate dagli Stati e dall’Organizzazione mondiale della sanità per evitarne la propagazione nel mondo. La Commissione Difesa, in sede riunita con la rispettiva del Senato, ascolterà il Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Enzo Vecciarelli nell’ambito dell’esame del Documento Programmatico Pluriennale per il triennio.

La Finanze delibererà l’avvio di un’indagine conoscitiva sulla riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario. La Cultura, con la Lavoro, svolgerà delle audizioni sul lavoro e previdenza nel settore dello spettacolo.  La Ambiente si confronterà sulla risoluzione per il rafforzamento dell’istituto dei contratti di fiume. La Trasporti svolgerà diverse audizioni sulla pdl sulla disciplina del volo da diporto o sportivo ed esaminerà la pdl di modifica del Codice della strada. La Attività Produttive ascolterà i rappresentanti dell’Associazione italiana del private equity, venture capital, private debit (AIFI) nell’ambito dell’esame della proposta di legge per la promozione delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali, incentivi agli investimenti e all’occupazione e misure di semplificazione. Infine si confronterà sullo schema di decreto legislativo per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas. La Lavoro svolgerà delle audizioni nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni sui sistemi di protezione sociale per i lavoratori. La Affari Sociali proseguirà poi le audizioni sulla pdl di deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia. Infine la Politiche dell’UE esaminerà la Legge di delegazione europea 2019-2020 e la relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, riferita all’anno 2019.

Fonte NOMOS

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